Suma scatenato su Tevez e Calciopoli

28.03.2015 07:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Suma scatenato su Tevez e Calciopoli
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Mauro Suma a tmw parla di Tevez e Calciopoli: "

Massimiliano Allegri ha iniziato la stagione con due pesi massimi sulle spalle. La chiusura traumatica e negativa del rapporto con il presidente Berlusconi e con i tifosi del Milan (fischi al diapason a Settembre scorso sul suo nome, nella notte del tutto esaurito di Milan-Juventus), il passaggio a livello chiuso della tremenda eredità di Antonio Conte. Tutti lo vedevano schiacciato, perdente, piccolo. In prima fila quelli che "lo cacciano anche se vince a Malaga". Per la cronaca a Malaga perse e rimase in rossonero lo stesso per un anno e mezzo con un terzo posto al suo attivo. Quante Malaga ha trovato sulla sua strada quest'anno Allegri, a partire da subito, dal primo giorno, dall'accoglienza a Torino. Lui tutto chiuso dentro l'auto, insulti, assalti. Per la cronaca la stessa che subì Seedorf giocatore, ma tu guarda quanto è strano il calcio, al suo arrivo a Milanello nell'estate 2002 dopo lo scambio tutto rossonerazzurro con Coco. Adesso siamo alle porte dell'ultimo test per Allegri. Lui, entrato in punta di piedi nel teatro bianconero, lascia il posto mercoledì per Italia-Inghilterra a chi lo ha fondato lo Stadium, a chi se lo è cucito addosso, a chi lo ha usato per vincere, rivincere e stravincere: Antonio Conte. Il rapporto fra i tifosi bianconeri e Allegri è lo stesso del primo anno fra tifosi rossoneri e Allegri: discreto, silente. Non è tecnico da passerelle e da bagni di folla, il livornese. Ma Torino mormorerà mercoledì sera. E in quel momento capiremo.

Calciopoli, no. Non pieghiamo la testa di fronte alla pretesa dittatura della revisione e della negazione. Sappiamo cosa abbiamo vissuto dal 2004 al 2006. Ricordiamo bene, ricordiamo tutto. Gli anni non evaporano, gli anni non cancellano. No, il calcio e le sue istituzioni non hanno scherzato. Nè allora, né mai. Hanno traballato, hanno esagerato, ma non hanno scherzato. Il calcio di oggi non è perfetto, ma non è intimidito. Non è assogettato. Qualcuno tolga il 2004-2005 e il 2005-2006 da quell'albo d'oro. Niente Scudetti a nessuno e niente teste sotto la sabbia. Pretendere di giudicare con gli occhi di oggi quello che bruciava sulla pelle di tutti nei giorni di Maggio, Giugno e Luglio del 2006 è utilitarismo allo stato puro per qualcuno. E materia infiammabile per molti altri, i tifosi: nuova rabbia, nuovo odio. Chi ha sbagliato, sia responsabile. Chi ne ha approfittato, ponga rimedio".