Sportitalia - Rivoluzione Champions

Sarà una Champions League più nobile quella che prenderà vita a partire dalla stagione 2018-19. Al termine di una lunga serie di riunioni, la Uefa ha finalmente partorito la riforma della massima competizione per club che, tra due anni, cambierà nuovamente pelle.

I punti salienti riguardano soprattutto le prime quattro nazioni del ranking Uefa, le quali avranno diritto a iscrivere quattro squadre a testa alla fase a gironi della Champions League, il che vorrebbe dire che l’Italia – attualmente al quarto posto – tornerebbe a poter iscrivere le prime quattro in classifica, cosa alla quale non aveva più diritto da quasi cinque anni.

La riforma, poi, ha inserito anche un premio ulteriore per chi riuscirà a vincere l’Europa League. Chi riuscirà a mettere le mani sulla seconda competizione europea, avrà diritto di iscriversi direttamente alla fase a gironi della Champions League dell’anno successivo, mentre oggi conquista solamente l’accesso ai playoff.

Ci sarà anche un nuovo sistema relativo ai coefficienti dei singoli club, con le squadre che verranno giudicate singolarmente e per calcolare il punteggio verranno considerati anche i successi ottenuti in campo europeo, con un sistema ponderato per la Champions e per l’Europa League.

Infine cambia anche la fase di ripartizione dei soldi tra le squadre partecipanti. In primis i budget delle due manifestazioni avranno un incremento (la UEFA punta a 3 miliardi totali) e il denaro verrà ripartito secondo quattro criteri ovvero: quota di partenza, risultati nella competizione, coefficiente dei singoli club e market pool, con i risultati sportivi che avranno un incidenza superiore rispetto alla ripartizione dei diritti televisivi.

Ancora 24 mesi di attesa e poi si alzerà il sipario sulla nuova Champions, più nobile e piu ricca che mai.