L'IMBOSCATA - Gli sceicchi spolpano l'Europa: ora c'è chi invoca la Superlega. Per Gravina e Ceferin butta male. Mistero intercettazioni. Juve smontata dai media: una squadra in (s)vendita. La verità su Pogba. Uno scambio col Chelsea che intriga

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
14.07.2023 00:59 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Gli sceicchi spolpano l'Europa: ora c'è chi invoca la Superlega. Per Gravina e Ceferin butta male. Mistero intercettazioni. Juve smontata dai media: una squadra in (s)vendita. La verità su Pogba. Uno scambio col Chelsea che intriga
© foto di Andrea Bosco

di Andrea Bosco 

L'allarme  è  rosso: gli sceicchi stanno spolpando il calcio europeo. Il sommergibile di Ramius si è presentato davanti alle coste statunitensi e non ha alcuna intenzione di disertare: ha già lanciato i primi missili.  Calcio spolpato: non  quello sudamericano, ma quello continentale. A suon di milioni. E visto che tanto per cambiare l'Italia è il ventre molle dell'Europa, ecco che  le urla  disperate si accavallano. Ipocritamente: da tempo si sapeva che Ottobre Rosso esisteva. E che  prima o dopo i paperoni del deserto avrebbero prodotto una offensiva per strappare i migliori calciatori all'Italietta dei  “proprietari di club“ stranieri e  dei presidentucoli sempre pronti a farsi la guerra per qualche granello di caviale, ma appecorati in tema di  petrodollari. E quando mai, in quale altro contesto,  uno in scadenza di contratto tra pochi mesi come Milinkovic Savic sarebbe stato valutato 40 milioni?  Ovvio che Lotito abbia detto: “ve lo impacchetto e ci metto un fiocco rosso“.

Ora  con l'acqua alla gola, acqua dove galleggiano altre innominabili sostanze, i presidenti di casa nostra fingono di essere preoccupati. In realtà gongolano per le entrate extra-lusso che mai avrebbero potuto intascare in una situazione normale. Ma la situazione non è normale.  Come mai è potuta accadere una cosa del genere?  Semplice:  emiri e sceicchi magari comprano club in Francia ed Inghilterra, ma il loro campionato del deserto  non ha vincoli. Il loro campionato (si fa per dire: tre club, al massimo quattro e il resto fuffa) non è soggetto al fair play finanziario. Fanno quello che vogliono: non devono rendere conto. Né ad Infantino che anzi li ha incoraggiati (con il mondiale invernale e i prossimi a venire nel segno di una globalizzazione sempre più incontrollata), né a Ceferin, che quando non si tratta di Juventus è preso da patologiche amnesie. Per dire, il City, ha a suo carico  millanta procedimenti di infrazione: mai sanzionati, perché  mai discussi  Ora tanti, ma tanti, ma proprio tanti invocano quella cosa “per ricchi“ (era per ricchi, no?) chiamata Superlega, come panacea per arrestare la deriva saudita.  Hanno offerto uno sproposito anche per Berardi . E altre offerte faranno. Già oggi, Napoli a parte ( ma solo se resterà Osimeh) e Inter  (ma senza Lukaku potrebbe essere un'anatra zoppa) il campionato italiano appare spolpato. Dai un'occhiata alle rose del Milan, della Roma e della Lazio e ti dici: poca roba  Vade retro Superlega: vero principe William? E now?  Il peòn messicano del celebre spaghetti western  direbbe: “quien sabe?“.

Ora invocano la Superlega. Dopo aver lanciato tonnellate di merda verso i tre “giapponesi“  (eravamo tre amici al bar,  gorgheggia il menestrello)  che ancora la sostengono  (ma Juventus e  Barcellona, hanno già fatto capire che abiureranno), ora quella Superlega la vedono come la “salvezza“ . Mamma, gli arabi. E cosa pensavate? Non gli frega un tubo di portare il calcio a casa loro per modernizzare paesi che sono e resteranno, satrapie  dove i diritti umani  latitano. Gli sciocchi di casa nostra vanno a Dubai e reputano di conoscere quel paese. Balle:  bisogna girarli i paesi. Bisogna dormire altrove oltre che negli alberghi a sette stelle. Bisogna fare i viaggiatori e non i turisti da strapazzo.  Cercare di conoscere quei paesi dove  la  libertà religiosa è una utopia  che nel migliore dei casi si arresta ai piedi della Pietra Nera della Mecca. Gli frega agli sceicchi  di fare affari. Il calcio è un business: uno dei tanti con i quali alla fine torceranno il collo all'Europa sostituendo alla fine  la  millenaria supremazia  occidentale con quella islamica. 

 L'Europa è una finzione delle banche e della burocrazia. Gli Stati Uniti d'Europa sarebbero la variabile. Ma fino a quando l'Europa non avrà un comune esercito, una comune legge fiscale, non avrà una banca centrale modello Federal Reserve e porca la pupattola non avrà una unica squadra di calcio, resterà una finzione. Esposta ai morsi dell'emiro (magari assassino) di turno . E' un vecchio sogno. Mezza Spagna era araba. Chi va a Granada o a Siviglia può rendersene ancora  conto.  Quando Londra era una cloaca, Granada aveva la luce a gas. A Cordoba, la Mesquita è un capolavoro che i cristiani iberici  sfregiarono con una immonda  appendice barocca  che disgustò persino il re di Spagna.  Dice qualche cosa Lepanto? Intesa come battaglia , ovviamente. Dovrei parlarvi di Sebastiano Venier, l'orco di 1.95 che soffriva di gotta e  sul cassero si presentava in pantofole che comandava la flotta dei veneziani e che di fatto a Lepanto fu determinante con la sua ammiraglia . Dice   qualche cosa che i turchi fossero arrivati fin sotto le mura di Vienna? I pirati saraceni controllavano l'intero Mediterraneo. “Lo nero  periglio che viene dal mare” spiega Brancaleone – Gassman nell'indimenticabile film nel quale comanda una pattuglia di  improbabili sbandati.

Gli arabi erano eccellenza. I medici di Saladino erano all'avanguardia rispetto ai rozzi crociati. La loro filosofia esprimeva Avveroe. Inventarono ( forse copiandolo dai Maya ) lo zero, la più sconvolgente tra le invenzioni matematiche. Ancora oggi noi tutti usiamo la numerazione araba  che soppiantò quella romana.  Erano moderni, gli arabi  quando l'Europa era medioevale.  E' un vecchio sogno quello  islamico  che oggi ha fondamenta  nei magrebini di seconda e terza generazione, che sono francesi o belgi, ma che non riconoscono il Belgio o la Francia come i “loro“ paesi. Del resto basta fare un giro nelle periferie delle  città italiane e nelle campagne nazionali per incocciare una umanità distaccata dal paese. E per capire che le prossime tappe di questa islamizzazione saranno l'Italia, la Spagna, l'Olanda, l'Austria, la Svezia, magari persino la Svizzera . Non lo sarà l'Inghilterra,  coacervo di razze dove  il premier non ha origini sassoni, a testimonianza che lo stato britannico è forte al pari della sua monarchia: unica sopravvissuta in un panorama di teste coronate continentali sempre più  marginali. In Inghilterra puoi avere la pelle di qualsiasi colore. Ma se sei inglese devi rispettare le leggi inglesi. Altrimenti passi dei seri guai. 

Un sogno, il Grande Islam,  che con la scoperta degli sterminati giacimenti petroliferi ha ripreso vigore dopo secoli di decadenza. Finché  dura, visto che prima o dopo tutte le automobili diventeranno elettriche. Ma c'è ancora molto tempo.  Come mai tanta pregressa decandenza?  Solo la soperchieria coloniale di molti paesi europei? Non solo. In quelle realtà il potere temporale è sempre stato un tuttuno con quello religioso. In quelle realtà non c'è mai stata una  Controriforma. Se non avete mai letto,  documentatevi sul Concilio di Trento e sulla portata di quell'evento. Tanto per ricordare: fino a quel Concilio, le donne nell'Europa  delle cattedrali e della cristianità, non avevano l'anima. Non era loro riconosciuta. Erano esseri percepiti  inferiori. Sovente messe al rogo come  streghe e strumenti del Demonio. Poco  “civile“ quell'Europa. I frati benedettini erano una eccezione. Al pari dei francescani. Gli altri (leggete “Il nome della rosa“ di Eco)  erano dei bastardi retrogradi , più fanatici di certi islamici . Timorosi della scienza, della modernità. Timorosi di Aristotele e di quel libro sul “ridere“: Mai esistito, ma Eco rende bene l'ossessione di quella Chiesa contraria a qualsiasi forma di piacere. Gli arabi avevano prodotto “Le Mille e una Notte“. Essendo del 900 d,.c. (almeno la prima edizione, prima di Boccaccio).  

Fine della lezioncina (lezione sarebbe eccessivo) di  politica e storia. Voglio vedere se qualche imbecille scriverà che sono razzista. Io detesto i razzisti: sono feccia. Ma  ho letto il Corano. E le cose non stanno come  le raccontano gli imam. Leggere il Corano, per capire quale sia il disegno espansionistico islamico.  Ma se volete pensare si tratti solo di calcio, padroni di godervi il campionato più depotenziato d'Europa così come l'ha ridotto Gravina. 

Ho tralasciato  la Juventus. A leggere i giornali sembra che i giocatori della Juventus valgano due copechi. E quelli che la Juventus, eventualmente, vorrebbe ingaggiare, abbiano  prezzi non abbordabili. A leggere i giornali la Juventus nella prossima stagione a stento riuscirà a mandarne in campo 11. Via tutti:  Vlahovic, Chiesa, Alex Sandro, Bonucci, Cambiaso (forse una possibile replica dell'affare Romero) Pellegrini, Zakaria , McKennie, Arthur (per lui servirà probabilmente pagare), Rugani,  Bremer , Barrenechea, Miretti, Rovella (roba da ucciderli, per quest'ultimo ,lo dovessero mai cedere), forse il portiere polacco. Cuadrado è già andato. Di Maria anche. Paredes per fortuna, anche. 

Ora gli emiri  offrono la luna per Pogba:  150 milioni  a lui  per tre anni – 50 a stagione –  e probabilmente una  trentina, forse una quarantina alla Juve . E' vero che Pogba – oggi – è un ex giocatore. Ma è anche vero che Pogba  (che ha  anni ancora  di contratto) non può valere meno di Milinkovic Savic . Semplicemente perché Pogba (sano) è immensamente più forte del serbo. Per ora Pogba ha rifiutato la mega offerta. Lasciamo stare “l'amore per la Juventus“. Pogba vuole giocare il prossimo europeo. E Deschamp ha già spiegato a Benzema e Kantè (finiti dagli arabi) che non saranno convocati per la nazionale. Vedremo. Certo che un Pogba sano cambierebbe radicalmente il centrocampo della Juve. Che ha Rabiot fresco di rinnovo, che avrà Rovella, Locatelli e Fagioli. Ma che non ha il Frattesi  di turno. Io vado controcorrente. Io fossi in Giuntoli non prenderei olandesi (costosi e poi i giocatori dell'Atalanta con Gasperini sono una cosa e altrove sono altro), men che meno prenderei Kessie. Lascerei stare altre suggestioni. Io al posto di Giuntoli azzarderei. E nel pacchetto Vlahovic con il Chelsea, infilerei Casadei, mezz'ala dell'Under: italiano, 1.85, piedi educati, temperamento, uno che vede la porta. E che a livello di ingaggio non peserebbe. Certo, ancora acerbo, ma già con buona personalità. Poi magari chiederei al Bayern: ma questo Gravenberch lo dareste in prestito? Magari con una seconda occasione l'ex Ajax potrebbe essere una sorpresa. Impossibile abbia disimparato a giocare al calcio. Lo so: Allegri li vuole rifiniti . Ma Allegri se ne dovrà fare una ragione. Non comanda più lui. Ora alla Juve comanda Giuntoli. Meglio che le cose siano chiarite in fretta. Anche perché il “pelato“ ha già spiegato che magari a dicembre potrebbe “rientrare“. Allegri si affretti a fare inizialmente  tanti punti. Dovesse  cominciare Allegri la stagione nuovamente balbettando, la sua testa sarebbe (contratto o non contratto) in pericolo. Chiami  piuttosto Allegri i tre ragazzi che hanno inventato il sistema di analisi dati al quale si è affidato anche Spalletti. E studi.  Studiare è l'unico modo per aggiornarsi nel calcio moderno .

Mentre Giuntoli sta facendo le acrobazie per liberarsi degli esuberi, ancora il bieco Ceferin non si è degnato di rivelare quale potrà essere il futuro in coppa della Juventus:  coppetta del bisnonno o un anno di squalifica? Occhio: non per le plusvalenze ma per violazione del fair play finanziario. Della serie: senza vergogna. Per chi non si sogna di sanzionare né il City, né il Psg,

Ma attenzione, perché  per tutta la congrega (da Ceferin a Gravina, ma non solo loro)  potrebbe presto ballare male . Andrea Agnelli e Giraudo si sono rivolti al Tar. Un filo d'acciaio lega Calciopoli  (e i fatti del 2006) a quelli più recenti. Dovrà decidere il Tar  (in autunno) se i diritti  civili di Agnelli e Giraudo sono stati dalla improbabile giustizia federale, violati. Giraudo ha anche la fiche Tribunale di Strasburgo.  Entrambi potrebbero (nel caso il Tar  ne accogliesse le istanze) ottenere  la riabilitazione e una somma  risarcitoria. Diciamolo: stante gli anni che  passano dal 2006 al 2023 il risarcimento potrebbe essere per Giraudo, monstre. E a pagare sarebbe lo Stato. Ora io mi chiedo: nel caso lo Stato dovesse pagare  a Gabriele Gravina farebbe  (lo Stato) un buffetto?  Lo ripeto: Giorgia Meloni, premier in carica, ha mille cazzi per la testa  dovuti  all'Europa, ai migranti, alle opposizioni, ai sindacati, alla magistratura e al fuoco amico di Salvini. Ma farebbe un macroscopico errore a disinteressarsi delle vicende calcistiche. Ripeto: i tifosi votano.  In ballo non c'è solo la Juventus: c'è il calcio italiano. E tra un anno ci sono le elezioni europee. Facci lei,  spiegava il ragionier Fantozzi Ugo: facci lei  signora Meloni. Facci lei, perché  se lei aspetta che “facci“ Abodi,  “campa cabballus“ per dirla con Velleio Patercolo. 

Ah; la Cassazione ha stabilito che il processo Prisma non dovrà svolgersi a Torino, in quanto quel foro non è competente. Sarà  quello di Milano ad occuparsene perché a Milano in Piazza Affari c'è la Borsa. Come avevano chiesto i legali della Juventus. Capito dottor  Santoriello?  A Cuneo (non il sottoscritto) in molti hanno fatto il militare. Ma a Cuneo a volte finiscono anche i magistrati ultras. Non è detto che il tribunale di Milano si pronunci in modo diverso da come, avrebbe potuto pronunciarsi  quello di Torino. Ma dal punto di vista dell'immagine, 1-0 per la Juventus e si torna a giocare.

In attesa del verbo di Giuntoli,  altro il convento non passa. Io intanto continuo a lavorare su come siano state realizzate le “intercettazioni“ che hanno inchiodato i dirigenti della Juventus. Perché se fossero mai state realizzate con i trojan, allora qualche cosa da dire ci sarebbe. Anzi: molto da dire ci sarebbe. E tanto per essere chiari, visto che  non ho dimenticato come si opera per realizzare giornalismo investigativo (sotto questo profilo  sarò eternamente grato al dottor Chiné che mi ha fatto tornare la voglia di indagare): chi di trojan ferisce. E quel che ne segue. 

Magari non sono così bravo. Magari non caverò un ragno dal buco. Ma  dovessi mai  “cavarlo “.....  Dovessi. La Sicilia è un'isola di grandi segreti. Ma  come per qualsiasi segreto basta saper cercare. A volte  basta  che qualcuno ti metta sulla buona strada  per arrivare alla verità. Anche senza essere Poirot  Hercule .