PERDERE E NON CAPIRE PERCHÉ

Nella sconfitta con il Milan avevamo capito subito al novantesimo che c'era qualcosa che non andava e questo non solo perché gli episodi erano stati sfortunati. Si parla, anzi, qualcuno parla di Juventus non bellissima, di Higuain mal servito, di squadra poco forte a centrocampo, mentre dalla parte opposta di grande Milan. Ovviamente i risultati in questi casi incidono sul giudizio, ma la verità è che ieri sera una squadra ha creato molto più dell'altra, ha tenuto il pallino del gioco, ha creato sedici occasioni da gol, ha avuto il 59% di possesso palla e ha tirato 17 volte in porta a 3. Sicuramente la Juventus ha peccato di imprecisione, di superficialità offensiva e non è stata in grado di trasformare la grande mole di gioco creata in reti. Un Donnarumma autore di tre grandi interventi e qualche errore di finalizzazione ha impedito di vedere situazioni di gioco più semplici verso la porta, ma la Juventus non ha fatto male a livello complessivo di gioco. Bisogna servire meglio Higuain e le punte in generale velocizzando la manovra, ma considerando anche le assenze, la mole di azioni e la pressione costante in casa di una squadra che aveva riposato ed era senza coppe, non possiamo accusare la Juventus di una prova insufficiente, ma di essere incappata in una serata sfortunata sotto tutti i o punti di vista da riscattare mercoledì prossimo.

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