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TJ - BENATIA: "Il mio futuro è alla Juve. Contro il Porto non sarà facile. Aspetto mentale in Europa è fondamentale. Rispetto le scelte dell'allenatore"

18.02.2017 15:46 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - BENATIA: "Il mio futuro è alla Juve. Contro il Porto non sarà facile. Aspetto mentale in Europa è fondamentale. Rispetto le scelte dell'allenatore"
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Medhi Benatia ha parlato ai microfoni di Giovanni Guardalà di Sky Sport. Ecco l'intervista riportata da TuttoJuve.com: "Ormai in Champions League non ce ne sono che sia ben chiaro. Poi il Porto è una squadra che è abituata a giocare a questo livello. È una squadra abituata a giocare in Champions League. Penso che noi sappiamo già dall'inizio che non sarà facile. Però abbiamo degli obiettivi molto alti, come ho detto, cioè andare in fondo in Champions League. Quindi se vogliamo andare in finale bisogna giocare contro queste squadre se no non è possibile. Quindi non sarà facile, ma noi saremo pronti, perché è una parte della stagione molto importante". 

L'aspetto psicologico in queste partite è fondamentale, tu l'anno scorso eri dall'altra parte giocavi nel Bayern forse anche voi dopo la partita d'andata avevate pensato ormai non ci sono grossi problemi?

"No non credo che abbiamo sottovalutato la Juve. Perché la Juve ormai ha una reputazione internazionale e quando abbiamo visto il sorteggio, mi ricordo, eravamo tutti insieme e nessuno era felice di beccare la Juve. Sappiamo che le squadre italiane, soprattutto la Juve in Champions League è veramente difficile. Però bisogna riconoscere che all'Allianz Arena la Juve ha fatto una grande partita e ha iniziato molto bene, molto forte e siamo stati in difficoltà. Poi siamo stati bravi a reagire. Si bisogna essere pronti sotto l'aspetto mentale e effettivamente in Champions League è fondamentale. Fisicamente stavo abbastanza bene. Anche perché ho giocato quattro partite in quasi 17 giorni in Coppa d'Africa. Si era un po' di tempo che non giocavo, dalla partita di Genova, che è stato anche un brutto ricordo per noi. Quindi dispiace, perché tutti noi giocatori abbiamo la voglia di farsi vedere e giocare soprattutto dopo una partita così brutta. Però purtroppo non ho avuto questa fortuna, ma ieri ho avuto la possibilità di giocare con una bella vittoria e fa sempre piacere. Quando si perde in questa maniera, come è successo a Genova, tutti i giocatori hanno la stessa voglia di ripartire subito, magari tre giorni o una settimana dopo per cancellare questo momento. Io ho dovuto aspettare tre mesi. Quindi è stato un momento un po' brutto diciamo, però è chiaro che rispetto molto le scelte dell'allenatore che effettivamente è pagato per questo e fa anche le scelte giuste, perché la squadra vince. Quindi alla fine conta solo questo, il mio caso è secondario. A me è dispiaciuto, però, devo allenarmi bene e devo farmi trovare pronto. Tutti quelli che entrano in campo fanno sempre bene e questa è la nostra fortuna. Poi diciamo che il caso individuale non è la cosa più importante". 

L'obiettivo di Benatia da qui alla fine della stagione qual è?

"Giocare. Giocare il maggior numero di partite possibile e fare bene. E soprattutto non farmi male, ed essere tranquillo con gli infortuni".

Hai già pensato anche al tuo futuro?

"Il mio futuro alla Juve".