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- NETO: "Possiamo battere l'Inter. Mi preparo sempre come se dovessi giocare sempre. La musichetta della Champions dà i brividi. Siamo consci della nostra forza"

08.10.2015 13:37 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
LIVE - NETO: "Possiamo battere l'Inter. Mi preparo sempre come se dovessi giocare sempre. La musichetta della Champions dà i brividi. Siamo consci della nostra forza"
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Norberto Murata Neto è stato ospite della trasmissione di Jtv Filo Diretto. Ecco le sue dichiarazioni riportate da tuttojuve.com:

Come prepara una partita un secondo portiere,sapendo che in caso di necessità deve farsi trovare pronto?

Noi non possiamo ragionare in questa maniera di essere il secondo, perché magari quando hai l'opportunità tu rischi di non essere preparato. Io mi preparato come se dovessi giocare una partita normale. La mentalità deve essere questa se alla fine arriva l'opportunità tu devi essere pronto e preparato per aiutare la squadra".

Con la tranquillità mentale al di là della preparazione fisica che viene fatta quotidianamente...

"Certo una volta che facciano gli allenamenti settimanali ci impegniamo al massimo per essere al massimo nella partita. Quindi l'allenamento è proprio per questo per farti trovare pronto. Così quando abbiamo l'opportunità siamo tutti pronti per poter aiutare".
 

Altri sport che mi piacciono?

"Si io sono malato di sport. Mi piace tanto. Mi piace il tennis e il basket, sono gli sport che mi piacciono di più oltre il calcio. Con quando ho il tempo libero e le vacanze cerco sempre di giocare a tennis. Il basket è più difficile, perché hai bisogno di altre persone. Però mi piacciono tanto".

Cosa si prova si prova a giocare in Champions League e se effettivamente l'inno di questa competizione dà una carica diversa?

"Questo di sicuro, perché un qualsiasi giocatore che sente la musica della Champions al di là dei brividi e del piacere di essere li ti senti molto felice di essere riuscito ad arrivare a quell'obiettivo. Questa secondo me è una delle cose che ti rende più contento e che ti fa sentire ancora più preparato per una partita del genere".

Che tipo di girone state affrontando?

"Io credo che dall'inizio tutti pensavano ad un girone molto difficile, ed è un girone molto difficile, però quelle due vittorie ci hanno dato molta fiducia e ci hanno dato anche un po' di tranquillità per lavorare per il campionato e per  lavorare più avanti anche in Champions. Fare 6 punti ci dà molta fiducia e abbiamo la possibilità di poter pensare al campionato. E in un girone del genere, con squadre forti aver fatto in 2 partite 6 punti è stato un passo veramente importante nella nostra stagione".

Quali sono gli obbiettivi personali che ti sei posto per questa stagione?

"Il mio obiettivo personale è quello di aiutare la squadra al massimo e cerco ogni giorno, come ho detto prima, negli allenamenti. E poter aiutare e stare insieme e cerco di dare il mio contributo alla squadra. È quello il mio obiettivo".

Volevo chiederti che cosa per caricarti prima del match?

"Io per caricarmi prima della partita mi piace sentire molto la musica brasiliana. La musica più antica che sentivo quando ero nel settore giovanile e in cui ero con la mia famiglia e che mi ricorda bei momenti. E mi fa ricordare tutto quello che ho vissuto per poter arrivare dove sono oggi".

Hai una tua playlist…

"Si ho la mia playlist e la musica preferita".

La Juventus sta svuotando l'inferneria , recuperando giocatori importanti, questo fatto unito alla grande organizzazione della società come può influire in ottica campionato per cercare la rimonta?

"Noi abbiamo un gruppo veramente molto forte e sappiamo che ci sono giocatori che sono stati fuori all'inizio del campionato e che sicuramente adesso rientreranno e ci daranno più forza. Perché ci sono tante partite e abbiamo bisogno di tutti. Con il rientro di tutti questi giocatori secondo me avremo tutte le possibilità di fare questo salto in campionato e per poter proseguire nella Champions con la tranquillità che già avuto".

La Juventus è stata rinnovata e le altre squadre si sono rinforzate...

"È normale, perché visto che la Juventus aveva vinto gli ultimi 4 campionati di fila anche le altre squadre magari volevamo provare a fare qualcosa in più e nuovo per cercare di vincere e di fare meglio. Però noi sappiamo quali sono le nostre possibilità potenzialità e appiano cosa possiamo fare. Sappiamo dove possiamo arrivare".

Come ti trovi a lavorare con Filippi? 

 "Io mi sto trovando molto bene. Io credo che tutto nella vita ti serve per imparare e per crescere e tutto ti aiuta. Lui ha una metodologia diversa da quelle a cui ero abituato prima però niente di strano. Noi nel mondo del calcio sappiamo tutto è come funziona. Magari uno la pensa in un'altra maniera però secondo me lui mi può aiutare molto e con tutto quello che sono abituato a fare e con tutto quello che ho fatto nella mia carriera, trovarmi con lui e fare cose diverse mi può completare".

Usa ancora lo scudo?

"Si usiamo lo scudo e la spara palloni e sono cose che non trovi facilmente in giro perché come abbiamo detto è la sua mentalità di allenamento ed è quello che gli piace. Sono cose che completano e che sono li solo per aiutare e migliorare".

Hobby fuori dal campo?

"Aggiungendo magari un hobby sportivo è giocare a tennis. Però se no io sono una persona a cui piace stare a casa con la famiglia, con mia moglie e con il mio cane. Se ho un pomeriggio libero, una giornata libera mi piace stare a casa a guardare un film. Mi piace stare sul divano proprio offline e cercare di riposare perché le settimane sono intense e pesanti, quindi è importante".

Con quale calciatore della Juve ti trovi meglio e con chi ti trovi meglio?

"Beh io ho avuto la fortuna di trovare uno spogliatoio veramente sano, in cui tutti ti trattano bene. A me mi hanno fatto sentire proprio a mio agio. L'accoglienza è stata veramente fenomenale. Sicuramente sto più insieme ai brasiliani, anche perché Alex Sandro lo conosco da quando avevo 15 anni. Quindi ci conosciamo da un bel po'. Poi con i sudamericani che parlano spagnolo o portoghesi ci capiamo e come cultura è più vicina. Però è uno spogliatoio veramente importante in cui l'accoglienza è stata molto importante per me e sono veramente contento".

Chi era il tuo idolo calcistico? Un giocatore che ti ha colpito maggiormente?

 "Il mio idolo calcistico ti posso dire che è stato mio papà. Io ho avuto la fortuna di avere mio papà che ha giocato in porta e da piccolo l'ho seguito un po' e ho imparato molto e sicuramente faccio questo ruolo per lui. Mi ha trasmesso tutto e da quando l'ho visto ho sentito dentro di me che dovevo fare questo. Poi ti posso dire un giocatore che mi ha colpito e che con il quale ho avuto la possibilità di giocarci contro in Brasile è Ronaldo il fenomeno. E dal mio punto di vista è il giocatore più forte che c'è stato.

Quali sono i tuoi pregi e difetti caratteriali?

"Qui se inizio a parlare stiamo fino a domani (ride ndr). È difficile, io sono una persona molto ansiosa, non ho pazienza e mi piace fare tutto in fretta e ogni tanto devo aver un freno e pensare e ragionare prima di fare le cose. Ti posso dire che è uno dei miei pregi più evidenti".

 

Che partita sarà contro l'Inter?

"Sarà una partita importantissima. Magari la più importante perché è la prossima. Dovremo prepararci e sappiamo dell'importanza e dobbiamo vincere per proseguire la nostra strada che è ancora lunga. Però abbiamo tutte le qualità per farcela. Il momento è quello giusto e abbiamo ritrovato la fiducia di cui avevamo bisogno. Tutta la squadra sa dell'importanza e andiamo per vincere questa partita".