JUVE, SEMPRE PIU' UTILE, CON IL RISCHIO DELLA TERRA DI MEZZO

26.10.2016 07:05 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
JUVE, SEMPRE PIU' UTILE, CON IL RISCHIO DELLA TERRA DI MEZZO
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© foto di Marco Spadavecchia

Continua la crescita della Juventus con il bilancio che si è  chiuso con un utile netto di € 4,1 milioni (utile di € 2,3 milioni nell’esercizio 2014/2015), quindi un miglioramento dei conti rispetto alla gestione precedente, i ricavi sono passati da 172 milioni ai 388; l'Ebitda operativo, ovvero al netto delle plusvalenze, è passato da meno 26 milioni a più 52 milioni; e il risultato netto, da meno 95 milioni a 4 milioni di utile.

Passi importanti per la gestione firmata Andrea Agnelli con tutto il suo staff formato da Beppe Marotta, Fabio Paratici, Pavel Nedved, una stuttura solida e ben strutturata.

Andrea Agnelli nel suo discorso ha confermato come i dati stiano migliorando: "Se prendiamo le principali sponsorizzazioni, il Main sponsor sulla maglia e il Technical sponsor, i numeri aggregati ci dicono che a rinnovo i principali Club europei hanno avuto mediamente,un incremento del 75% per quanto riguarda il Jersey sponsor e un incremento medio dello sponsor tecnico del 75%.".

La Juventus, però deve trovare la sua dimensione ma soprattutto non perdere il treno giusto "Club che fatturano più di 400 milioni; due Club che fatturano tra i 3 e i 400 milioni, e siamo noi il Liverpool; quattro che fatturano tra i 200 e i 300 milioni e dieci che fatturano dai 150 ai 200 milioni. I principali Club stanno prendendo il largo sempre di più e noi siamo lì, un po' nella terra di nessuno, a metà strada tra “l’ultimo vagone di prima classe” o “il primo vagone di seconda classe”. C’è effettivamente un rischio per la Juventus in questo momento: quello di essere intrappolati nel mezzo.", come confermato da Andrea Agnelli nel suo discorso.

Il percorso della Juventus è quello giusto, ma non è semplice raggiungere la famosa "prima classe", in Europa ci sono diverse realtà, prime tra tutte Barcellona e Real Madrid che viaggiano su ricavi non paragonabili con quelli della Juventus. La formazione bianconera paga il post Calciopoli che ha fatto perdere 6/7 anni alla Juventus e queste sono le conseguenze. C'è un gap verso le prime, causato anche dal sistema Italia che oggi come oggi non paga con strutture fatiscenti e aziende e istituzioni che non supportano le sue eccellenze.

I rischio di rimanere in mezzo c'è, oggi come oggi la Juventus vuole puntare in alto, ma per farlo non dovrà essere abbandonata nella terra di mezzo e avrà bisogno di un sopporto a livello nazionale e soprattutto di scelte oculate e giuste sul mercato.

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