JUVE, MACCHINA PERFETTA CHE DICE 33

La Juventus si abbatte come un vento imperioso sul Genoa e lo spazza via avvicinandosi ancora di più allo scudetto, il sesto che ora dista, in teoria otto punti sempre in base a quello che saprà fare la Roma. 
La vittoria con i Grifoni, non ci nascondiamo, ha un valore altissimo perché era una partita che si poteva trasformare nella classica trappola. Bravi i bianconeri ad approfittare di un regalo genoano e poi ad affondare il colpo in modo perfetto. 

Energie spese quasi al minimo e conservate per le prossime gare che saranno tante ed intense, soprattutto da venerdì prossimo con un vero e proprio tour de force che inizierà con l'Atalanta per poi proseguire con il Monaco, nell'andata al Principato, il Torino nel derby che per i granata varrà una stagione, il ritorno con il Monaco e poi Roma, Lazio, se la Juventus arriverà in finale di Champions, Crotone ed infine Bologna e l'eventuale finale di Cardiff.

Calendario fittissimo che non propone sconti, ma soprattutto richiede la gestione delle forze e la partita con i rossoblu è stata perfetta in tal senso.  

LEGGE DELLO STADIUM - La legge dello Stadium dice trentatré, un numero pazzesco, da grandissima squadra, quello che la Juventus è oggi, che non si siede sugli allori ed anche in una partita che poteva sembrare con poche motivazioni, dopo aver affrontato i rossoblu molto più noti e forti. 
Allegri può essere soddisfatto, anche con sei cambiamenti rispetto a mercoledì il risultato finale non cambia, la Juventus e' una macchina che trita tutti gli avversari. 

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