I DILETTANTI DEL CASO MARCHISIO

La parola giusta per definire quanto successo con Claudio Marchisio è dilettanti allo sbaraglio. Non parliamo dei medici e non ne avremmo le basi scientifiche e non potremmo controbattere, parliamo a livello di comunicazione, campo che conosciamo sicuramente meglio e quanto successo nella giornata di venerdì è un autogol pazzesco. Un autogol sotto tutti i punti di vista, mediatico, perchè non si comunica qualcosa riguardante un giocatore di un club in modo così leggero senza aver consultato prima la società di appartenenza ma anche a livello di metodologia, in quanto Marchisio sembra esser quasi lasciato solo dopo l'infortunio. Insomma, una situazione paradossale smentita dagli esami della sera, ma aggravata dalle dichiarazioni del giorno dopo dove lo staff medico ha cercato di giustificarsi parlando di infortuni pregressi, Insomma, quasi a descrivere Marchisio come una "vecchia carretta" con problemi al ginocchio. Insomma, il modo peggiore per intraprendere un percorso comune con una squadra di calcio, una comunicazione approssimativa che ha del ridicolo nella conferenza stampa Rai pre gara con Conte che si alza e se ne va, senza che l'addetto stampa potesse aggiungere nulla. Comunicazione approssimativa che fa il paio con quanto visto in passato e nelle dichiarazioni che tutti ricordiamo di Tavecchio, insomma nulla di nuovo di all'orizzonte se non che dalla Nazionale ci aspetteremmo ben altri livelli di rapporto con i media, ben più strutturati e molto più cauti per evitare certi autogol che poi portano ad escalation di comunicazione incredibili.

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