EVRA: "Sto bene, non mi sono mai allenato tanto come ora in tutta la mia carriera, il mio palmares si costruisce alla Juve, buona gara del Monaco all'andata, ma..."

19.04.2015 21:40 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
EVRA: "Sto bene, non mi sono mai allenato tanto come ora in tutta la mia carriera, il mio palmares si costruisce alla Juve, buona gara del Monaco all'andata, ma..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Patrice Evra ha parlato a Canal football club, la redazione di tuttojuve ha raccolto in anteprima parte delle sue dichiarazioni.

Il Monaco: "All'andata il Monaco ha fatto una partita molto buona. Al ritorno la Juventus cercherà di avere il controllo della gara. Contro il Monaco eravamo i favoriti, penso che alcuni hanno subito questa pressione, il ritorno sarà diverso. Sto bene, non mi sono mai allenato tanto come ora in tutta la mia carriera. Ero molto fiero del Monaco nella gara con l'Arsenal, si vedeva la loro "follia", non avevano paura, ho parlato con i giocatori del Monaco, fuori casa si sentono più forti perché l'ambiente, i tifosi, lo stadio e' diverso. Sono contento di ritornare a Monaco, ho una bella amicizia con il principe. Non amo molto tornare a casa, perché quando gioco contro un avversario, ho sempre voglia di 'ucciderlo" nel senso buono del termine e contro il Monaco mi mancherà un po', mi dovrò concentrare un po' di più per tornare su quello spirito..."

L'allenatore: "Ferguson mi aveva detto, ci sono due giocatori che potranno fare l'allenatore in questa squadra, Ryan e te. Ho voglia di fare l'allenatore un giorno e così sarà".

L'eredità: "Clichy, Digne, Trémoulinas, Kurzawa devono svegliarsi, mi possono chiamare, vecchio, dinosauro, ma non lascerò nulla. Li aiuterò perché possano migliorare, devono prendere il mio posto.  Non voglio che qualcuno mi prenda solo perché mi chiamo Evra e per il mio palmares, il palmares l'ho dimenticato. Ora il mio palmares e' rappresentato da quello che farò con la Juve e poi si vedrà..."

Geoffrey Kondogbia: "E' la generazione Pogba, sono forti, arriveranno. Sono giocatori che riescono ad entrare in campo senza problemi, con le loro qualità. Non ci sono dei Bonucci, Chiellini o altri giocatori. Sono irriverenti, mi piacciono. Non e' arroganza, tu puoi avere la tecnica di Cristiano Ronaldo ma senza questo carattere non fai da nessuna parte. E' facile arrivare in cima alla piramide, ma restarci e' più difficile, bisogna scendere il più lentamente possibile". 

Deschamps e la Juve: "La Juve e' una sfida, ma va bene per la mia mentalità. Deschamps e' innamorato della Juventus, mi ha detto, vacci senza alcun dubbio, la Juve e' enorme. Non mi aveva detto della preparazione, se sentì parlare della preparazione, Zidane aveva anche vomitato. Non mi sono mai allenato come ora in tutta la mia carriera. A Manchester era una vacanza ma si vinceva, una bella vacanza. Qui ho l'impressione come di essere una bottiglia di vino qui. Più invecchio e più migliora il gusto". 

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