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Fabio Montecalvo (Fm Communication): "Juventus società solida, con tanti soci stranieri. C'è persino la Norvegia"

01.07.2015 16:00 di  Alvise Cagnazzo  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Fabio Montecalvo (Fm Communication): "Juventus società solida, con tanti soci stranieri. C'è persino la Norvegia"

Fabio Montecalvo, da anni un imprenditore affermato, Presidente della Fm Communication e della Wfm (Word Football Management), ha rilasciato un'intervista a Tuttojuve.com:

 

Fabio, il calcio arabo attrae campioni ormai in la con gli anni. Un paradiso per elefanti, secondo qualcuno. L'arrivo di Xavi apre ad un circuito arabo sempre piu' competitivo?

 

Nel frattempo, FM Communication oltre a diventare, per l'appunto, FM Group UAE, a Dubai, con la ormai nota sinergia nata con la famiglia Al Alaija, ed identificandosi giuridicamente in una LLC, equivalente alla nostra soc. a responsabilità limitata, ha ramificato le proprie radici anche in quel di Abu Dhabi, con l'apertura di una sontuosissima sede, ove il relativo core business, si occuperà di sviluppare le public relations con il governo di Abu Dhabi. Questo, per spiegare ai lettori, la nostra presenza,  proprio nell'emisfero imprenditoriale degli Emirati Arabi. Di conseguenza, le opportunità di business, inerenti il mondo del Foofball, da parte del mondo emiro e saudita, si son via via progredite fino a far divenire, allo stato attuale, le rispettive realtà imprenditoriali, delle vere e proprie istituzioni, ovvero Guru  industriali, protagonisti in Europa e nel Mondo. Credo, tra l'altro che, per esempio, il relativo mercato del Calcio dei Paesi Arabi, vada ben oltre l'obiettivo di garantirsi top-players occidentali in pre-pensionamento ma si collochi in un ranking di qualità in cui, progressivamente, accanto ai veterani del dio pallone, si sviluppino operazioni  di mercato,  concernenti anche le possibilità di crescita attraverso l'acquisto di calciatori professionisti emergenti. Oltre che di top players.

A riguardo l'eventuale arrivo di Xavi confermerebbe quel piano di development che privilegerebbe, l'nnesto di campioni blasonati nelle relative compagini dei club emiri.

 

Perche' tante manifestazioni di interesse da parte dei magnati arabi per il calcio europeo? 

 

Consolidato il riscontro positivo, su quanto attiene la sua domanda circa l'attenzione verso il contenitore Europa, soffermerei la mia risposta piuttosto sul fenomeno Italia, da parte dell'imprenditoria intercontinentale. Pertanto, come già ribadito nel corso di alcuni miei work-shops in Europa, il brand 'made in italy, rappresenta un valore aggiunto per i grandi investrors d'Oltreoceano così come, sopratutto in questi ultimi anni, lo rappresenta per le Big mediorientali. Ovviamente, se da un lato i loro managements profittano del carpe-diem ..espresso dal valore dell'offerta nei nostri mercati, e quindi, favorevole alle rispettive loro capacità di investimento, di contro le plusvalenze dei Nostri Brands, permettono agli  stessi gruppi, di pianificare fatturati importanti, con utili a nove zeri. Realizzabili proprio con l'export dello  style made in Italy, distribuito negli spazi commerciali dei di loro continenti. Calcio Incluso.

 

Il Psg e' fuori dai confini francesi non riesce esprimersi a grandi livelli. E' la dimostrazione di come a volte il i petrol dollari del calcio arabo non consentano automaticamente di esser competitivi in Champions League?

 

Beh ...devo dire che non ricordo un PSG protaganista in Europa, tra Ottavi e Quarti finale, come quello degli ultimi 4 anni, ovvero da quando il club fa capo, per l'ppunto ai signori Sceicchi a noi noti, e noti al sottoscrirtto, in particolar modo, avendo avuto l'opportunità di occuparmi del lancio de "lunettes special eclipsé de sole PSG",  gli speciali occhiali da sole griffati dal marchio del club transalpino. È altresì vero che, contrariamente a quanto si possa pensare, il mondo del Calcio non segue, propriamente; l'antico slogan, secondo cui 'come spendi mangi'; a conferma di quanto asserisce la sua domanda.  Servono si, grandi capitali x fare un Club Grande. Servono, di contro, capitali e 'business developments' ad hoc, realizzati da grandi professionisti, per fare Un Grande Club.

 

Il Milan e' preda di magnati cinesi, la Roma e' stata acquistata dagli americani, l'Inter e' in mano a Thoir, imprenditore dagli occhi a mandorla. Il calcio italiano pare oramai "salvare" solo la Juventus dalle grinfie dei predoni stranieri...

 

Devo leggermente dissentire da questa considerazione, con particolare riferimento proprio ad un aspetto di sostanza, piu che di forma. Juventus F.C, innanzitutto, cosi come As Roma, differisce dalle milanesi perché è un club quotato in borsa. Quindi, bisogna sapere che per il club di corso Galileo Ferraris il 29% dell'azionariato 'appartiene' al mercato, ovvero ai piccoli  risparmiatori. Poco meno di 1/3 del capitale sociale. È chiaro, o meglio, è noto che lo 'zoccolo duro' , cioè circa il 64%, è sempre detenuto dalla famiglia Agnelli attraverso la Finanziaria EXOR, ex Ifil. Praticamente, la cassaforte di famiglia. Ma va sottolineato, come anche altre  forze straniere molto importanti vadano a rafforzare l'assetto della società per azioni bianconera.

In sintesi. LINDSELL TRAIN: società di investimento londinese, ha portato la partecipazione al 3,58% nel 2014. È un Fondo che investe spesso controtendenza e già importante azionista di marchi noti come Nintendo, Heineken, eBay e Walt Disney. RBS: è la Royal Bank of Scotland, banca internazionale di notevoli dimensioni che ha passato brutti momenti negli anni passati, ma che allo stato attuale, è controllata dal ministero del tesoro britannico. Possiede l’uno e mezzo per cento del capitale vicino alla soglia del 2% che impone, secondo la Consob, particolari obblighi di comunicazione. - RIVER & MERCANTIL: investitore istituzionale (0,7% circa), quotato a Londra. Casa fondata soltanto nel 2006 e che opera pochissimo sul mercato italiano. BLACKROCK: la più grande casa di investimento al mondo, e che gestisce patrimoni per oltre 4.000 miliardi di dollari. In Italia ha fondi per 58 miliardi di €, e possiede tra il 5 e il 6 per cento di banche 'nostrane'; come Banco Popolare, Unicredit, Popolare di Milano e Intesa. In Juventus la sua percentuale è irrisoria (0,45% compresa la controllata iShares, che si occupa di Etf e derivati) ma è importante da sottolineare. GOVERNO DELLA NORVEGIA: paese con il terzo PIL pro-capite al mondo. E’ sorprendente che è un ente sovrano e governativo acquisti azioni private, per giunta di una società sportiva, seppur per importi minimali (0,43%). VANGUARD: fondo statunitense con 0,11%, primo fondo al mondo nel 2013 per investimenti in titoli quotati a Wall Street.

 

Ci parli del tuo progetto "Gasolina" col Real Madrid?

REAL GASOLINA sarà la prima esclusiva operazione di co-marketing tra un club di football ed un distributore di carburanti. Realizzeremo infatti, attraverso uno dei brand petroliferi di proprietà dei miei soci di Dubai, la prima la prima grande Stazione di Servizio, 'DeluxeServiceStation', firmata da un Club di Calcio. In questa realise,  l'operazione è stata proposta al Real Madrid, da cui Real GASOLINA. Che, ovviamente, sarà molto di più di una semplice stazione di riferimento carburanti. Oltre ad 'andare a far benzina al Real Madrid', il tifoso potrà soffermarsi nel bar della Deluxe Station circondato dai colori sociali del suo club del cuore, acquistare i biglietti delle partite, pranzare al ristorante della Stazione e, prima di andar via, passare dallo show room del club per acquistarne un prodotto di merchadinsing. Sempre nell'area Real ...Gasolina