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Enrico Giangreco: "Grazie al nuovo logo la Juve sarà più ricca e più forte. L'amarcord non porta da nessuna parte"

17.01.2017 14:00 di  Raffaella Bon  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Enrico Giangreco: "Grazie al nuovo logo la Juve sarà più ricca e più forte. L'amarcord non porta da nessuna parte"

Per avere un parere a 360 gradi sulla scelta della Juventus di lanciare il nuovo logo, la redazione di Tuttojuve.com ha intervistato Enrico Giangreco, giornalista economico, autore de "Il marketing e la comunicazione nello sport". Ecco il suo pensiero: "Sicuramente i motivi che hanno spinto la Juventus a cambiare il logo sono molto semplici: si possono identificare con la necessità da parte della società di creare un brand che fosse quanto più in grado di penetrare i mercato in giro per il mondo. Probabilmente era necessario immaginare qualcosa anche dal punto di vista dello stile per cercare di essere attraenti per certi mercati. E' chiaro che quindi le motivazioni sono di tipo economico e sono legate al fatto che le entrate, i fatturati, devono essere assolutamente incrementati. Il livello dei primi dieci club d'Europa - sono usciti da poco i dati - è assolutamente superiore anche a quello della Juve, per cui per riuscire ad essere competitivi sul versante sportivo bisogna diventarlo prima di tutto dal punto di vista economico. E' chiaro che questo tipo di scelta può portare delle positività molto significative, potrebbe essere possibile per la Juve riuscire ad aumentare i fatturati. L'eventuale ritorno negativo che potrebbe essere determinato da quei tifosi bianconeri contrari a questo abbandonare il passato, la storia, dal punto di vista della Juve è molto relativo. La Juve sa benissimo che l'importante in questa fase è riuscire a diventare un club in grado di esprimere scelte di sport-business che permettano di competere con i grossi club europei.

La vittoria eventuale della Champions passa da quel tipo di scelte. Quindi quello che si è scelto di fare è assolutamente in linea con questo tipo di filosofie, chi guarda al passato, alla storia, è troppo legato a idee di amarcord che non portano da nessuna parte. Alla fine della fiera, da una parte credo che valga la pena avere questo tipo di ritorno negativo, perchè si potrà penetrare in altri ambiti territoriali, in giro per il mondo, facendo crescere il fatturato, con la diretta conseguenza di poter costruire una squadra ancora più forte, in grado di essere competitiva e di vincere. Questa è la formula che hanno cercato di sviluppare in quel di Torino. E' tutto in sintonia con le scelte fatte negli ultimi anni. La gente dimentica che la Juve è di proprietà di un gruppo di imprese che non ha più nulla di italiota, perchè ha le sedi delle sue aziende in Olanda e paga le tasse a Londra. Questo i tifosi non vogliono accettarlo, ma se capiranno che lo sport è diventato businees allora comprenderanno le ragioni".