Circensi, saltimbanchi e piagnoni di professione: è iniziata Juventus-Napoli

09.02.2016 19:20 di  Massimo Reina   vedi letture
Circensi, saltimbanchi e piagnoni di professione: è iniziata Juventus-Napoli
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Venghino signori, venghino. E’ iniziato il tradizionale circo mediatico prima di una sfida scudetto che vede protagonista la Juventus. Quello a cui siamo abituati da anni, ormai, col solito, schifoso corollario di saltimbanchi e giornalisti ultrà a sostegno delle tesi più disparate. Vomitate letteralmente dalla televisione e via giornali per screditare i successi dei bianconeri, creare per gli avversari un alibi preventivo in caso di sconfitta, e cercare di condizionare il designatore arbitrale e lo stesso direttore di gara del match.
Spiace dirlo, ma ci sono ormai tesserati, telecronisti, redattori e conduttori televisivi che sembrano aver perso il lume della ragione, raggiungendo un livello di fanatismo spaventoso, capace perfino di annullare l'oggettività dei fatti.

Lo schema in questi casi è sempre quello: lacrime, pianti e mani messe avanti già quindici giorni prima dell’evento, con un vero e proprio countdown che prevede ogni giorno il titolone ambiguo del giornale amico, l'intervista programmata all'anti-juventino di turno, meglio se col dente avvelenato, e la favola del fatturato magico, come se quando vincevano il Milan di Berlusconi o l'Inter di Moratti questi non fosse determinante e lo fosse diventato solo ora...
Ci manca solo che a qualcuno venga in mente che la sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio è in Via Allegri per calare il poker di idiozie. La cosa ridicola è che coloro che si stracciano le vesti paventando chissà quali probabili ingiustizie che subirà il Napoli nel big match di questo fine settimana, a causa di non meglio precisati poteri forti (a proposito, dov’era questo fantomatico Palazzo quando la Vecchia Signora veniva ingiustamente mandata in B?) capaci addirittura di manipolare i media (quali?), sono magari gli stessi a fare questi giochetti sporchi.

Quando su un noto quotidiano sportivo anti-juventino si legge "Non mandate Rizzoli a Napoli-Juve" cadono davvero le braccia. Chi dovrebbero mandare, De Laurentiis?
In questi giorni in Tv mai che vengano poi mostrate le sonore sconfitte delle rivali dei bianconeri, magari per tre o quattro a zero, in precedenti scontri diretti, o che nello specifico venga fatto vedere la rete dello scorso anno di Callejon in nettissimo fuorigioco. No, si va a cercare il pelo nell’uovo, a rivangare l’episodio di due secoli fa che avrebbe aiutato la squadra torinese ad avere la meglio in qualche sfida.
Ci sono poi i soliti personaggi, quelli che hanno costruito un pizzico di visibilità in certi ambienti sportivi non sui loro successi, visto che non ne hanno mai ottenuto uno, ma sulla lacrima facile, su ridicoli piagnistei relativi a presunti torti subiti che a loro dire ne hanno pregiudicato la carriera (SIGH!), che vengono intervistati due volte l'anno, in prossimità proprio di certe sfide.
Sembrano quasi messi in un congelatore e fatti uscire solo alla bisogna per raccontare la solita, banale e falsa tiritera: arbitri, complotti palazzi, alieni, templari, il nuovo Ordine mondiale, bla bla. Mai un'ammissione di inadeguatezza, di fallimento proprio, di incapacità. E a fronte di certi discorsi fasulli non si capisce se provare astio o pena per questa gente, ma tant'è anche quello per qualcuno fa brodo, soprattutto se può servire a condizionare come detto prima arbitro e partita.

Perché inutile girarci troppo attorno, anche uno scemo si accorgerebbe che il fine ultimo di questi "signori" dall'onestà a corrente alternata, del finto moralismo e della paraculata estrema, è proprio questo: influenzare l’arbitro minandone la serenità e dunque la partita. Cosa tra l'altro vista nelle ultime settimane, dove per ricevere un rigore a favore, la Juventus ha dovuto sperare in un miracolo, dato che anche a fronte di falli clamorosi non gli hanno fischiato nulla. Sabato, quindi, aspettiamoci di peggio: solo se gli attaccanti bianconeri verranno abbattuti da qualche cecchino verrà dato rigore. Forse. La speranza è dunque che chi verrà designato per la sfida contro il Napoli non si faccia condizionare dai professionisti della polemica a comando e del “vincere a qualsiasi costo”. E soprattutto che a cadere nella trappola dell’emotività non siano i giocatori bianconeri, che dovranno rimanere concentrati sulla partita facendo attenzione alle inevitabili sceneggiate che qualche atleta avversario non mancherà al solito di proporre per tentare di ottenere un fallo, forte dell’impunità dell’arbitro e della sua sensibilità a non scontentare i media anti-juventini.