Undici metri - Juve-Roma, 10 giorni dopo. Allegri, doppia gioia. Ma ora bisogna risolvere tre problemi

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, nonchè grande appassionato ed esperto di calcio. Attualmente è voce e coordinatore artistico di Radio Kiss Kiss Italia
15.10.2014 00:20 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Juve-Roma, 10 giorni dopo. Allegri, doppia gioia. Ma ora bisogna risolvere tre problemi
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Cari amici quella appena trascorsa è stata la settimana dei veleni. Non ricordavo da anni un post-partita di Juve - Roma così infuocato. Sento però a mente fredda il bisogno di fare alcune riflessioni.

Punto primo, in questi giorni gli attacchi contro la Juve si sono moltiplicati e francamente li trovo eccessivi. “Calciopoli” (ammesso che sia esistita davvero) è finita da un pezzo, non esistono complotti, disegni o sospetti e chi “lascia intendere” qualcosa di poco chiaro o la malafede farebbe bene a dare prove e riscontri altrimenti finisce solo per calunniare ed esacerbare gli animi.

Punto secondo, Juve - Roma è stata una partita “maschia”, una gara dura con evidenti errori tecnici dell’arbitro Rocchi (in un momento di forma non brillante), cerchiamo però di essere seri e obbiettivi. Gli unici veri, grossolani errori di Rocchi sono stati 2: il rigore (sacrosanto) non dato alla Juve per il fallo su Marchisio (e la conseguente espulsione da ultimo uomo del difensore della Roma) e il primo rigore per il fallo di Maicon. Questi per me sono stati i veri errori di Rocchi, le altre valutazioni sono discutibili ma possono essere viste nell’uno o nell’altro senso. Il rigore per la Roma si poteva dare ma a ben vedere è Totti che “cinge” Lichsteiner prima che lo svizzero lo abbracci e lo tiri giù. Il rigore su Pogba pare sulla linea e comunque davvero è stata una questione di centimetri. Il goal di Bonucci stando alle norme FIFA in tema di fuorigioco passivo, è assolutamente regolare se ne facciano tutti una ragione. Non capisco questo clima così pesante. La Roma si sente “derubata”, “defraudata”, la partita è finita addirittura in parlamento. Che esagerazione! La Roma ha giocato una “signora partita”, una gara alla pari con la Juve e dovrebbe riflettere sugli errori tecnici di Gervinho e Pjanic, i giallorossi avrebbero potuto sul campo vincere la parita se l’ivoriano avesse segnato il goal del 3 a 1 o Pjanic segnato nella ripresa. Continuare ad aleggiare chissà quale “scippo” fa male a tutti. Le polemiche passano, restano i numeri e i numeri ci dicono che la Juve di Allegri marcia a ritmi vertiginosi. Continuo a pensare che Allegri stia dimostrando di essere stata una scelta azzeccatissima. Il tecnico toscano ha saputo entrare in punta di piedi nello spogliatoio senza stravolgere la splendida abitazione bianconera, arricchendola però con i suoi metodi e con qualche accorgimento, basti pensare alla posizione di Tevez, alla propensione al gioco manovrato e al possesso palla cresciuto molto rispetto alla scorsa stagione. Allegri sta smentendo i gufi e gli scettici e quelli anti-juventini che hanno brindato quando i bianconeri lo hanno scelto come tecnico. Allegri ha dovuto affrontare tanti ostacoli dallo scetticismo di tanti, ad una stampa non certo amica e benevola, alla maggioranza del tifo che era contraria al suo arrivo. Ora le cose vanno che è una bellezza e la gioia è doppia. Non bisogna fermarsi proprio adesso sul più bello. La pausa per gli impegni delle nazionali comporta la solita “migrazione” bianconera. Al rientro bisognerà risolvere 3 problemi su tutti:

1) La difesa è ridotta ai minimi termini dopo l’infortunio di Caceres e la ricaduta di Barzagli

2) Vidal è chiaramente sottotono, il fratello gemello del campione che conosciamo e la sua condotta extracalcistica preoccupa. Arturo deve dire chiaramente cosa vuole fare del suo futuro, è chiaro che di fronte al perdurare di certi atteggiamenti non mi sento di escludere una clamorosa cessione anche a Gennaio

3) Llorente ha smarrito la via del goal ed è in affanno da un punto di vista fisico. La sua struttura necessita di tempo per entrare in forma ma gli servirebbe come il pane un goal per sbloccarsi, un po’ come capitò lo scorso anno.

Ci sarà tempo e modo di risolvere questi piccoli problemi, ma per adesso nonostante i gufi, nonostante le “Cassandre”, nonostante gli infortuni, le polemiche”strumentali”, la Juve va fortissimo e non pare avere intenzione di fermarsi. Fino alla fine…fino al prossimo successo.