L'IMBOSCATA - Allegri nel mirino di troppi. Mercato, possibili clamorose novità. La situazione Berardi. Gazzetta-Juve, la posizione di Cairo. Calciopoli, Agnelli ha ancora una carta

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
25.11.2016 00:30 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Allegri nel mirino di troppi. Mercato, possibili clamorose novità. La situazione Berardi. Gazzetta-Juve, la posizione di Cairo. Calciopoli, Agnelli ha ancora una carta
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

TIFO MALATO

 

Teppisti in azione a Siviglia. Agguato premeditato all'interno di un bar contro un gruppo di juventini. Un ferito grave. Dalle testimonianze, nessuna provocazione, nessuna frase insultante da parte dei torinesi. Violenza scatenata gratuitamente. Gli ultras del Siviglia si erano distinti qualche settimana prima nell'aggressione ai tifosi della Dinamo Zagabria. Il Siviglia ha espresso “ disgusto” per l'accaduto. Bene, ma non basta. Teppisti in azione anche a Bergamo: ultras questa volta della Roma, contro quelli dell'Atalanta, notoriamente non delle mammolette. Scontri con la polizia, nessun ferito. Qualche provvedimento? Per ora no, fanno sapere nelle sedi competenti.  Ma gli ultras della Roma saranno “monitorati”. E  si legge in un comunicato: “non saranno tollerate tollerate altre intemperanze” . Pena il divieto di trasferta. Non commento. In Italia, la giustizia è sovente amministrata in modo surreale. Per la rissa tra adolescenti filippini (per futili motivi ), davanti al Palazzo della Regione e culminata con l'accoltellamento di uno dei protagonisti, il giudice competente ha ritenuto non esserci gli estremi né per la la galera, né per i domiciliari. Fate voi. Scontri anche a Napoli, prima della gara di Champions contro gli ucraini del Kiev. Le forze dell'ordine bersagliate da “armi improprie“. Sedie, perfino.

 

MINACCE AL PIPITA?

 

Ha fatto scalpore anche la notizia che Higuain da un paio di settimane si muoverebbe a Torino sotto scorta. Il Pipita avrebbe ricevuto reiterate minacce dopo aver “tradito “ il Napoli. Digos e Juve hanno smentito. Ma sulla cosa è intervenuto anche il sindaco di Napoli, De Magistris: un ex magistrato, per la cronaca. De Magistris ha spiegato che “a Napoli, per strada, Higuain non potrebbe circolare“. Solo una battuta ? Probabilmente. Ma da evitare.

 

IMPRESA  A SIVIGLIA

 

La Juventus che vince largo ma non senza soffrire a Siviglia, ha messo le mani sul passaggio del turno in Champions. Se vincerà l'ultima gara del girone contro la Dinamo Zagabria accederà agli ottavi, da prima in classifica. Da prima, agli ottavi, verrebbe sorteggiata con una “seconda“ degli altri gironi. Potrebbe non essere un bene. Ma perlomeno eviterebbe qualsiasi rimpianto.

 Siviglia ridotto in dieci dopo  l'espulsione di Vasquez, per un'ora di gioco: Juve con tante assenze ma anche con i soliti difetti. Approccio lento, gol beccato in modo balordo, poi la rinascita sempre a tempo di tango. La Juve di Allegri cura molto la difesa. Opportunamente a mio parere, visto che le grandi squadre nascono sempre da una grande difesa. E quella della Juventus, anche (causa infortuni) in versione rimaneggiata, risulta eccellente.

Juventus che non piace ai media e ad una parte dei tifosi. Domanda: la Juve di Capello, giocava meglio di questa? E l'Inter di Mourinho, quella del triplete, con Eto'o terzino, si esprimeva sempre  al meglio dell'estetica? .

Resto convinto che la Juve di novembre sia al 40% delle sue potenzialità. Certo Pianjc è un giocatore da recuperare, visto che si esibisce ben al di sotto della sue immense capacità. Certo la Juventus gioca in modo compassato. E qualche giocatore spesso è da “sei“ striminzito.

Ma questa Juventus è la squadra che in campionato ha già accumulato 7 punti sulla seconda. Che ha ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions. Che è andata a mietere su un campo ( Siviglia) dove finora nessuno aveva raccolto. Che ha il terzo attacco del campionato e – come accade da oltre cinque anni - la miglior difesa. Che è stata falcidiata dagli infortuni (pochi muscolari rispetto al passato). Che ha lanciato in Italia e in Europa (sia pure per pochi minuti) un sedicenne.

Qualcuno direbbe che si tratta del “minimo sindacale“. ma chi lo dice non è mai stato probabilmente a pedalare su un campo di calcio. Dove vincere è difficile. Tanto difficile .

Eppure Allegri è nel mirino di troppi. A cominciare dal suo predecessore, Antonio Conte, che invece di godersi il meritato successo in Premier, trova il tempo di lanciare frecciate alla sua ex società .

A Siviglia gli iberici hanno fatto in 90 minuti un solo tiro in porta: quello del gol .

Vincere è difficile. Farlo per cinque stagione di fila, confermandosi (per il momento) anche nella sesta è impresa straordinaria. Allegri crede nella difesa e nella gestione della palla. Può non piacere come allenatore. Può non piacere la sua Juventus. Ma gli va riconosciuto di aver costruito - dopo Conte - una Juve killer. In una società dove - sarebbe il caso di rammentarlo - notoriamente “vincere è l'unica cosa che conta“ . E credetemi: oggi nessuno in Europa si augura di essere sorteggiato con la Juventus. Perché la Juve è una “rogna“ . Una squadra che ti cucina a fuoco lento. E che con il rientro di tutti gli infortunati diventerà ancora più rognosa .

 

QUELLO “SCARSO“.

 

Tra i killer della banda di Allegri, va  celebrata la crescita di Leo Bonucci. Oggi leader nella Juve e in Nazionale. Gol bellissimo quello di Siviglia. Esecuzione balistica perfetta, una della sue .

 Quando la Juve lo prese, Bonucci non era il giocatore per il quale la Juve ha rifiutato 65 milioni di euro. Ma l'uomo ha lavorato sodo. Oggi è forse il miglior centrale del mondo. E pensare che al momento del suo ingaggio dal Bari, tutti ma proprio tutti, media e una gran fetta della tifoseria,  sostenevano che l'affare lo avesse fatto l'Inter. Che aveva preso, l'altro centrale dei pugliesi: Ranocchia. Tra i due, Bonucci, era quello “scarso“. Preso da un "incompetente col braccino corto “  spendendo meno, rispetto ai milanesi : Beppe Marotta.

 

 

PROSSIMA TAPPA, STRASBURGO?

 

Dubito che il Consiglio di Stato accoglierà la richiesta di risarcimento (581 milioni) presentata dalla Juventus, penultimo strascico di Calciopoli. Magari sbaglio, ma non credo che in Italia la Juventus troverà mai un giudice o un tribunale disposti a darle ragione. Tutti vogliono “dimenticare“ l'ingiustizia perpetrata nel 2006. A questo punto lo scippo con destrezza (del cartone tricolore) può ritenersi definitivo. Ma la Juventus ha ancora una carta: quella del Tribunale dei Diritti Umani di Strasburgo. Dove esaminano solo eventuali violazioni, contro persone o società. La Juventus non può attendersi un atto di giustizia da parte della Federazione. Quelli sono uomini che “decidono di non decidere” . Ma può giocarsi le sue carte in quel tribunale francese. Se vorrà, ovviamente. Non giudicano velocemente a Strasburgo, ma giudicano infischiandosene del “sentire popolare“ o di qualsiasi pressione politica. Strasburgo: là dove nel 2006, aveva consigliato di andare, l'avvocato Dupont (quello del caso Bosman) all'allora  presidente della Juve, Cobolli Gigli .

 

GLI STAGES

 

Mi piacerebbe che il ct Ventura, mantenesse un profilo basso. Perché dire che Gagliardini dopo la convocazione in Nazionale, è tornato un giocatore “diverso“ all'Atalanta, è dire una cosa esagerata.

Gagliardini è bravo. E la sua crescita la deve a Gasperini. Il quale non si è sentito per nulla “ onorato “ (come vorrebbe il “mediano” Oriali ), per la convocazione di sette giocatori orobici allo stage ottenuto dalla Federazione. Mi schiero dalla parte di Gasperini: la Nazionale deve essere un onore, certamente. Per dirigenti, tecnici, giocatori. A patto che non vada a turbare gli equilibri e il lavoro delle singole società. La Federazione chiede molto alle società. Ma non ricambia. Le seconde squadre, la riforma dei campionati, la riduzione del numero dei partecipanti. Vero presidente Tavecchio? Non si nasconda dietro ai suoi grandi elettori in Lega. Eserciti il suo potere. Nel caso chieda l'appoggio di Coni e Governo. Presenti - nero su bianco - il “suo” progetto di riforma. E lo renda noto. E poi faccia i nomi e i cognomi di chi si oppone. Faccia una cosa da presidente. A meno che lei non voglia essere ricordato - nella Storia - solo per qualche banana.

Marco Bellinazzo noto collega del “Sole24 ore“ ha dichiarato a Sky nel salotto di Alessandro Bonan (che - giustamente - si è beccato l'attenzione e i complimenti  sul  “Corriere della Sera“ da Aldo Grasso ) la sua convinzione: una Juventus che dovesse vincere per altri due stagioni il campionato sarebbe una jattura per il calcio italiano. Sono felice di constatare che un bravo collega come Bellinazzo la pensi come me. Da tempo scrivo che a Torino spingeranno sull'acceleratore fino a mettere la Federazione con le spalle al muro: vincendo. Reputo che non vogliano i 581 milioni che chiedono. Vogliono che la Federazione revochi lo scudetto assegnato via fax da Guido Rossi all'Inter. E fino a quando non otterranno la revisione del processo sportivo che da un lustro chiedono, il piede dal pedale del gas non lo toglieranno. Lo capiscono anche i bambini. Possibile che Tavecchio abbia tanta difficoltà a comprenderlo?

 

 

GIOVANI DA PRENDERE

 

Sui giovani dell'Atalanta Marotta - a mio avviso - farebbe bene a muoversi già a gennaio. Magari lasciandoli per una o due stagioni ancora a Bergamo ...

Caldara, Gagliardini, Conti. E quel Kessiè che ad Allegri servirebbe maledettamente già nel 2017   

Non è chiaro se la Juventus, nella prossima finestra di mercato, farà significative operazioni. Marotta starà con le antenne dritte: a volte si presentano occasioni succulente.

Radiomercato segnala la Juventus forte su Thiago Silva, per una possibile operazione che il bravo Beppe ha definito “alla Pirlo“. La Juventus si sta muovendo anche per trovare una alternativa in regia a Marchisio. Nelle ultime settimane Hernanes ha fatto bene Ma non può essere il futuro in quel ruolo. Da tempo, benchè la concorrenza sia forte, la Juve sta puntando Dahoud (classe 96). Personalmente oltre al tedesco, io al posto di Marotta, verificherei le possibilità per Tielemans (classe 97): uno che sembra nato per ricoprire quel ruolo. Su di lui c'è anche il Real che sta cercando un vice Modric .

Di legna al fuoco ce n'è molta, comunque. Sottotraccia  Paratici sta lavorando in mezzo mondo. Come i lettori ricorderanno si parla neppure velatamente di Verratti. Ma dopo le dichiarazioni di Paulo Sousa anche di Bernadeschi. Per il talento della Fiorentina, ammesso che Della Valle lo voglia cedere, c'è la fila. In Italia e all'estero. Personalmente ritengo che per un paio di stagioni almeno, Bernadeschi non si muoverà da Firenze. Ma il rapporto del giovanotto con Buffon potrebbe creare una corsia preferenziale per Madama. Parimenti credo che Donnarumma sia un frutto (prelibato) ma molto alto sull'albero. A meno che Raiola non decida di usare l'accetta.

À gennaio potrebbero esserci clamorose novità, in prospettiva per giugno. Perché se si sta ricucendo con Lichsteiner , rinnovabile unilateralmente fino al 2018, girano spifferi su Khedira che a fine stagione potrebbe salutare lusingato dai dollari statunitensi. E - mia sensazione - la posizione di Dani Alves potrebbe essere messa in discussione. Il brasiliano nella conferenza stampa pre Siviglia ha dichiarato che per vincere “bisogna osare“. Benché  in Italia, questo non avvenga, lui non cambierà “filosofia ed atteggiamento".  Dei quattro top player che la Juventus ha acquistato in estate, Alves sembra quello che ha maggiori difficoltà ad inserirsi nel contesto dei campioni d'Italia. Anche le posizioni di Lemina, Asamoah, Hernanes e Sturaro sono sotto osservazione. Sono convinto che quando il suo recupero (dall'infortunio) sarà ultimato, il giovane Mandragora, in quel settore potrebbe essere una grande  sorpresa. Di Betancur e Witsel si sa che arriveranno a giugno. Ma dal Brasile segnalano anche  Maia (classe 97), centrocampista totale messosi in luce alle Olimpiadi .

 

BERARDI, UFFA

 

E a proposito di mercato. Ogni due giorni i media titolano dell'Inter su Berardi. E fa nulla che il ds del Sassuolo, Carnevali, anche due settimane fa abbia ribadito: “Berardi non ha mai rifiutato la Juve. Società con la quale siamo in ottimi rapporti. E che su Berardi ha un patto con il Sassuolo d'onore“. Tradotto : una prelazione. E per quanto ne so ,ad un prezzo prestabilito da tre anni.

 Berardi piace alla Juventus e a giugno Marotta proverà a prenderlo. Dovesse il giocatore, per qualsiasi motivo, opporsi, la  sua carriera si evolverebbe in un club straniero. Ma non in Italia. Non in una società che non sia la Juve .

 

BRAVO GROSSO

 

 Non ha vinto solo Allegri a Siviglia. Ha vinto anche la Primavera di Grosso che con un rotondo 0-2 si è garantita di poter continuare l'avventura a livello continentale. Occhio a Clemenza, fantasista dal gol facile.

 

I MINUTI DI KEAN

 

E a proposito di giovani: le due apparizioni di Kean forse hanno dato indicazioni nuove ad Allegri .

Ho l'impressione che se al ragazzo verrà concessa almeno una mezz'ora, presto potremmo registrare anche il suo primo gol. Di sedicenne che gioca con i “grandi “ .

 

E' LA STAMPA, BELLEZZA

 

I media attraverso il fratello di Kean, hanno scoperto la “passione“ del ragazzo per il Milan e per Balotelli. Sul web i tifosi si sono ancora una volta scatenati. Ora, i media fanno il loro lavoro. Le società quasi sempre vanno in sofferenza in presenza di uno “scoop“ che le coinvolga. Prima la Juventus con la “ Gazzetta dello Sport “, poi la Roma con Mediaset. La discriminante tra le notizie vere e quelle false è semplice : le prime vanno accettate. Le seconde vanno affidate alle carte bollate. Mi dicono che la vicenda  Gazzetta – Juventus non sia stata gradita (nei toni e nel contesto) dall' azionista di maggioranza del gruppo Rcs, Urbano Cairo. Queste situazioni, nel calcio, si sono sempre verificate. Proteste (da entrambe le parti) comprese. Direbbe il vecchio Bogart: “E' la stampa, bellezza“ .  Tuttavia, personalmente ho trovato il comunicato dell'Ussi  sulla querelle “ accrediti “Gazzetta- Juve, di una esagerata violenza. Difendere la categoria ci sta. Mai dimenticare, peraltro, che la categoria non è fatta, come dicono nella mia laguna di “farina per far ostie“. All'Ussi lo sanno.

 

GRAZIE, STEVEN 

 

Steven Gerrard ha comunicato che appenderà le scarpette al chiodo. Il “monumento “ del Liverpool è stato una delle più grandi mezze ali di tutti i tempi. Rammento un messaggino di un mio amico interista un minuto dopo la vittoria dei “rossi“ in Champion's in Turchia contro il Milan. Sotto di tre gol, ma con Gerrard che non voleva starci. Un gol e poi il fallo subito nell'area del Diavolo che consente agli inglesi la rimonta, prima della lotteria ( vincente )  dei rigori. Recitava il testo: “Dio è grande e Steven Gerrard è la sua inesorabile mano“ . Luciano Moggi lo voleva alla Juventus. E nel 2006 si era portato avanti nella clamorosa trattativa. Poi arrivò il ciclone Calciopoli. Per le cose meravigliose viste sui campi di tutto il mondo, grazie Steven. Per la sapienza tattica, per la capacità balistica,  per quel lancio millimetrico che tagliava il campo da un lato all'altro, per il carisma da leader, per quell'incedere elegante sempre a testa alta. Grazie, Steven: ci mancherai

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