Gli eroi in bianconero: Felipe MELO

Pionieri, capitani coraggiosi, protagonisti, meteore, delusioni; tutti i calciatori che hanno indossato la nostra gloriosa maglia
27.06.2015 10:53 di  Stefano Bedeschi   vedi letture
Gli eroi in bianconero: Felipe MELO
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© foto di Federico Gaetano

Felipe Melo Vicente de Carvalho, nasce in Brasile a Volta Redonda, il 26 giugno 1983. Inizia la sua carriera da professionista nel Flamengo giocando dal 2001 al 2003 e collezionando 23 presenze e 3 goal. Nel 2003 si trasferisce al Cruzeiro giocando 31 partite e segnando 2 goal. L’anno successivo viene ceduto al Grêmio nel quale gioca 19 partite segnando 3 goal. Nel 2005 firma un contratto con la squadra spagnola del Mallorca, con la quale gioca solo 8 partite; nello stesso anno viene venduto al Racing Santander con il quale gioca fino al 2007 collezionando 49 presenze e 6 reti. Nell’estate del 2007, nuovo trasferimento. Felipe gioca nell’Almeria mettendo a segno anche 7 reti in 34 presenze. I tifosi dell’Almeria lo eleggono, tramite il sito ufficiale del club, miglior giocatore della stagione 2007-08.
Melo è un centrocampista centrale la cui collocazione preferita è quella di mediano davanti alla difesa. Possiede temperamento ed ottime capacità in fase di copertura.  Il suo tipo di gioco, però, lo porta a rimediare molte ammonizioni ed espulsioni. Il 2 giugno 2008 viene ufficializzato dalla Fiorentina il suo passaggio in viola per 8 milioni di euro. L’esordio in campionato avviene il 31 agosto contro la Juventus (1-1) ma la sua partita finisce prima del fischio finale, essendo espulso per doppia ammonizione per un brutto fallo su Christian Poulsen. Il primo goal invece, lo segna a Firenze contro l’Atalanta il 9 novembre (2-1). Il 30 giugno prolunga il contratto con la Fiorentina fino al 2013, inserendo una clausola rescissoria di 25 milioni di euro. Chiude la sua stagione in viola con 39 presenze e 2 goal.
Il 10 febbraio 2009 esordisce nella Nazionale brasiliana, nella partita Italia-Brasile del 10 febbraio Alla terza presenza, in una gara contro il Perù, mette a segno il suo primo goal con la “Seleção”. Il 28 giugno seguente conquista la Confederations Cup da titolare segnando anche un goal, a Pretoria, nella partita contro gli Stati Uniti.
Il 15 luglio 2009 la Juventus ufficializza l’acquisto del giocatore per una cifra pari a 25 milioni di euro. Melo firma un contratto quinquennale percependo un ingaggio a salire di 2,6 milioni di Euro all’anno. Debutta in campionato il 30 agosto seguente in trasferta contro la Roma, segnando anche il goal dell’1-3 finale dopo una progressione palla al piede. Si ripete andando in rete anche il 7 novembre contro l’Atalanta (5-2) con un tiro dalla distanza sotto l’incrocio dei pali e nella gara di ritorno del 28 marzo 2010, sempre contro i bergamaschi, mettendo a referto il decisivo goal del 2-1 con un colpo di testa. Disputa però un campionato al di sotto delle aspettative, sicuramente non all’altezza dell’enorme cifra spesa per acquistarlo: questa situazione lo porta ad un rapporto difficile con i tifosi, che spesso lo contestano. Comunque sia, ha la piena fiducia sia di Ciro Ferrara che di Alberto Zaccheroni ed, al termine della sua prima stagione in bianconero, colleziona 40 presenze e 3 goal.
Quella stessa estate è convocato dal Commissario Tecnico brasiliano, Carlos Dunga, per il Mondiale 2010 in Sudafrica dove i verdeoro vengono eliminati ai quarti di finale contro l’Olanda (2-1). In questa partita, dopo aver fornito l’assist a Robinho per il goal del vantaggio, causa un’autorete, perde la marcatura di Sneijder su un calcio d’angolo, consentendogli di segnare di testa il goal del definitivo 2-1, e rimedia un’espulsione dopo un pestone all’avversario, venendo duramente criticato in patria. «Dopo il Mondiale non avevo più motivazioni per giocare. Non avevo allegria ed avevo deciso di lasciarlo. Ho giocato un buon Mondiale, ma in Brasile dicevano tutti che si era perso per colpa di Felipe. Non è giusto. Chi ne capisce di calcio, sa che basta vedere gli occhi dei giocatori olandesi prima della mia espulsione per capire come mai hanno vinto. Io non sono un angelo, ma ho capito che posso essere duro, ma senza esagerare. A ventisette anni si può ancora cambiare. La fiducia di Delneri e Marotta? Questo mi ha aiutato a cambiare, ho capito che c’è chi crede in Felipe Melo»
Parte da titolare anche la stagione successiva e realizza il suo primo goal stagionale, su rigore, nella partita casalinga contro il Lecce (4-0) il 17 ottobre 2010. Il 6 gennaio 2011, nella partita casalinga persa contro il Parma (1-4), è autore di un fallo di reazione ai danni del parmense Massimo Paci che gli costa l’espulsione al 16’ del primo tempo e lo obbliga a scontare 3 giornate di squalifica. Rientra dopo la squalifica, in campionato, nella partita in casa persa del 30 gennaio contro l’Udinese (1-2). Il 5 marzo, nella partita casalinga persa contro il Milan (0-1) si procura un trauma da impatto alla caviglia destra con sofferenza dell’osso astragalico ed è costretto dunque ad uno stop di dieci giorni. Rientra poi dall’infortunio, il 3 aprile, nella gara vinta in trasferta contro la Roma (0-2). Chiude la sua seconda stagione bianconera con 38 presenze ed un goal.
Il 22 luglio 2011 viene ceduto in prestito oneroso al Galatasaray per 1,5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 13 milioni.