Aria di Villar

Fra le varie cose che le altre squadre hanno in meno rispetto alla Juventus, oltre agli Scudetti ça va sans dire,  una è di certo Villar Perosa, piccolo centro nel torinese che negli anni è diventato un luogo sacro bianconero. 

Il tempo trascorre inesorabile e da qualche anno purtroppo i pomeriggi agostani di questo paesino di 4000 anime, non vengono più allietati dalle ironiche battute dell'Avvocato Gianni o dal sorriso contagioso del Dottor Umberto;  il marchio Agnelli - per fortuna - è di nuovo visibile grazie alla competenza ed alla passione di Andrea che dal 2010 guida la Signora, grande amore del padre e dello zio. Il suo entusiasmo ha contagiato anche il cugino John che nelle ultime estati si è presentato all'amichevole in famiglia vestito come un tifoso qualunque,  con la maglia della sua squadra indosso.

Villar Perosa domani pomeriggio vivrà nuovamente la magia che trasforma la tranquillità piemontese in sfrenato entusiasmo, la stessa che rende l'aria uno stimolo per la fame di vittorie e l' appuntamento per l'amichevole in famiglia quest'anno arriva al momento giusto: precampionato di fatica fisica per gli uomini di Conte coinciso con qualche prova che ha fatto storcere il naso ad alcuni - la netta minoranza - tifosi, solo sette giorni al primo appuntamento ufficiale della stagione e tante voci fra mercato e presunto appagamento della squadra. 

Ecco, domani è la giornata giusta per ricaricarsi dopo la tournée statunitense e per mettere benzina nella testa oltre che nelle gambe: gli avversari sono agguerriti e declamano intenzioni bellicose per la stagione a venire, il mondo dei media italiani affila già le armi contro la Juventus ed alcuni dirigenti di altre squadre cominciano a spargere sospetti e veleni a piene mani. 

Tutto come al solito insomma, non resta che una cosa da fare: serrare le fila sul campo e sugli spalti per spingere la Juventus verso nuovi traguardi e per sostenerla nella missione più importante. Vincere.