Bustos Milla (Clarin): "Juve, ti presento la joya Guido Vadalà. Nuovo Messi? No, più Tévez! Resterete sorpresi”

29.06.2015 13:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Bustos Milla (Clarin): "Juve, ti presento la joya Guido Vadalà. Nuovo Messi? No, più Tévez! Resterete sorpresi”

"Vadalà? il talento c'è, eccome", lo assicura Matias Bustos Milla, giornalista del Clarìn - uno dei primi quotidiani argentini - molto vicino alle vicende del Boca Juniors. In un'intervista a GianlucaDiMarzio.com, ha parlato di Guido Vadalà, attaccante degli xeneizes destinato a trasferirsi alla Juventus nell'ambito dell'operazione che porterà Carlos Tevez al Boca.

Matias, tanti tifosi juventini se lo chiedono: Vadalà merita davvero?

"Sì, ha talento. La sua storia parla per lui, pur essendo giovanissimo: è di Rosario, cresciuto nel Central come Angel Di Maria. E già in quel momento si è notata la sua classe, tanto che il Boca non ha perso tempo e lo ha preso".

Non solo: ha anche già assaggiato l'Europa.

"Proprio così, prima al Barcellona nel 2009 e poi un anno dopo all'Atalanta. Guido è passato dall'Europa in prova ma per poi fare rientro in Argentina. Dove è cresciuto tanto, tantissimo".

A livello tecnico, che tipo di giocatore è Guido Vadalà?

"Guido sa giocare ovunque in attacco: è rapido, sa tenere palla, ha colpi e soprattutto anche la porta. Nel 2013 è stato capocannoniere delle categorie giovanili. E un anno dopo si è preso tutte le prime pagine per aver fatto 7 gol in una sola partita, all'Argetinos Juniors. Insomma, Vadalà sa come si fa gol".

Al Boca ha anche già debuttato in prima squadra...

"Merito di Carlos Bianchi, enorme estimatore di Vadalà. Lui lo ha sempre seguito da vicino, con attenzione. E gli ha dato spazio negli allenamenti con i più grandi fino al ritiro pre-stagionale cui Vadalà è stato aggregato. A Mar del Plata ha debuttato in un'amichevole contro l'Estudiantes, ad appena 16 anni. Poi è arrivato anche l'esordio ufficiale addirittura in Copa Libertadores, contro il Palestino, ma con Arruabarrena allenatore".

E piovono i paragoni con Leo Messi: confermi?

"Guido è di Rosario, per di più non molto alto, attorno a 1 metro e 67. Da qui è nato il soprannome di nuovo Messi, due componenti che si uniscono al suo talento. Ma in realtà Vadalà assomiglia più a Tévez che a Leo. E' un giocatore offensivo rapido, potente, letale. E sa essere devastante quando con semplicità si libera per calciare in porta".

Dove lo vedresti a livello tecnico nella Juventus del futuro?

"Non sempre Vadalà ha giocato da attaccante, anzi. Guido sa fare il numero dieci appena fuori dall'area, ha anche qualità da organizzatore di gioco. Nelle categorie giovanili ha sempre utilizzato la maglia numero 10, il suo piede è il destro, la classe ce l'ha nel sangue".

Lasciando da parte Messi: idoli di Guido?

"Sicuramente Riquelme. Destro come lui, giocatore raffinato, enorme. Vadalà si ispira a Roman, comprensibile da cuore Boca. E so che anche Tévez gli piace molto".

C'è un episodio che aiuta a capire il valore di Vadalà?

"Humberto Grondona, allenatore dell'Argentina Under 20, voleva convocarlo per il Mondiale di categoria nonostante Vadalà abbia appena 18 anni. Alla fine, non ha chiamato Guido per fare spazio ai più grandi. Ma questo dà idea di come sia un giocatore già avanti nel percorso di crescita. Nell'Argentina Under 17 è già fuori categoria".

La Juventus ha fatto un colpo con Vadalà?

"Secondo me, decisamente sì. Dipenderà tanto da Guido, intanto la Juve ha preso una joya delle giovanili del Boca che iniziava a far vedere cose da talento vero, cose da grande. Se rispetterà le promesse, allora in Italia rimarrete sorpresi dalla classe di Vadalà".