Sconcerti: "Real e Juve sono i due unici grandi vascelli del calcio con rotta regolare. Ci sono sempre stati."

29.05.2017 08:20 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Sconcerti: "Real e Juve sono i due unici grandi vascelli del calcio con rotta regolare. Ci sono sempre stati."
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© foto di Federico De Luca

Mario Sconcerti parla al Corriere della Sera: "Real e Juve sono i due unici grandi vascelli del calcio con rotta regolare. Ci sono sempre stati. Il Real vincendo molto di più, la Juve mantenendosi sempre in scia. Sono le due società che hanno costruito la Champions con la loro presenza, il loro peso. Il resto è stato un lungo apparire di mondi: negli anni Sessanta i milanesi, nei Settanta gli olandesi, poi gli inglesi, di nuovo Milano, infine gli arabi, gli oligarchi. Nel mezzo a questo girovagare di glorie, è sempre rimasta la resistenza, l’insistenza, la novità continua di Real e Juventus. Eppure sono società opposte. La Juve è verticale, ha una grande azienda che la guida. Il Real è di tutti i suoi 150 mila soci. (...)Nei rispettivi Paesi sono accusati di condizionare il cammino degli altri. Ma hanno scelto modi diversi di imporsi. Il Real ha sempre coltivato l’apparenza, l’evidenza, la Juve la sostanza.

Tecnici come Trapattoni o Lippi, il Real non li avrebbe presi. (...) Oggi che si ritrovano Real e Juve hanno nettamente il miglior gioco d’Europa. E sono simili nel pensarlo. Zidane è il filo rosso, l’incrocio di tutto, la sintesi. Allegri è l’evoluzione del genio rurale juventino, il prodotto più avanzato di un’abitudine che è diventata scuola. (...)La partita andrà avanti a scatti, vincerà chi saprà prendere di più dal suo momento di velocità. Il Real ha molte differenze, prima di tutto Marcelo, Modric e Kroos, ma non ama rincorrere gli avversari. Ha una partita sola, quella della qualità. La Juve ha il migliore in campo, Dybala, uno che sembra nato per queste partite. (...) Lo spettacolo non viene dal gioco, viene dal risultato. Ma se Dybala peserà, la Juve sarà campione d’Europa. Allegri ha più fortuna di Lippi, io ci credo sinceramente.".