Pirlo: "Italia-Spagna bella rivincita per noi. Negli occhi di Gigi vedi sempre la voglia di sognare, anche qualcosa di insperato"
Andrea Pirlo ha parlato a La Gazzetta dello Sport in vista di Italia-Spagna: "Troppo presto: la Spagna avrebbe dovuto vincere il suo girone, poteva essere una bella finale. E anche una bella rivincita per noi, ma una rivincita vale anche negli ottavi. Preoccupati di più? Secondo me loro. Giocare contro l'Italia non è mai facile. Favoriti? Fanno ancora il calcio migliore, però adesso contro di loro puoi provare a giocare. All'ultimo Europeo era quasi impossibile. Nessuna squadra come la Spagna - ha proseguito - sa prendere il controllo della partita, diventarne padrona. Cosa ci siamo detti io e Conte un po' meno di un anno fa? Io credo che ognuno di noi abbia un dovere, ad un certo punto: rendersi conto di quanti anni ha e di che cosa può dare.
Dunque se fai una scelta come quella di giocare in America, pensi prima a che cosa vai incontro: se la mia priorità fosse stata l’Europeo, sarei stato un altro anno alla Juve. Nel momento in cui ho deciso di andare a New York, automaticamente le cose fra me e il c.t. sono state chiare: “Se ha bisogno di me ci sono, se chiama qualcun altro la ca pisco”. Non vedendomi spes so come gli altri, Conte non poteva conoscere le mie con dizioni come quelle degli al tri. E ha chiamato degli altri. Una faccia per questa Italia? Quella di Gigi: in ogni momento gli vedi negli occhi la voglia di cercare oltre una possibilità. Di sognare, anche qualcosa di insperato. Per la Spagna? Quella di Iniesta: ha la faccia di un uomo tranquillo, che è sicuro di tutto quello che fa".