Perisic: "La Juve non vincerà lo scudetto"

16.10.2015 09:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Perisic: "La Juve non vincerà lo scudetto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ivan Perisic ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in vista del big match contro la Juventus: "Siamo secondi e vogliamo vincere a tutti i costi anche se non la Juve resterebbe comunque in corsa per il titolo visto che mancano 30 giornate. Firmare per il terzo posto? Mai, neanche per il secondo. Ho lasciato la Germania perché ho capito che sarebbe stato impossibile vincere. L’Inter ha alzato la Champions 5 anni fa, è un club che ha fatto la storia. E possiamo sfruttare il vantaggio di non fare le coppe, che toglieranno energie alle nostre concorrenti. Avere il tempo di allenarsi e conoscersi è fondamentale in un nuovo progetto. Meglio fare un anno senza Coppe e poi entrare in Champions che due anni in Europa League. Avrei firmato per avere 16 punti dopo 7 giornate. Non certo per il terzo posto finale. E neanche per il secondo. Sono già arrivato secondo la stagione scorsa con il Wolfsburg. Ho lasciato la Germania anche perché avevo capito che sarebbe stato impossibile rivaleggiare con il Bayern. Già da maggio c’era in ballo il rinnovo del contratto. Sono passati mesi in cui non solo non hanno preso i 2-3 uomini con cui fare il salto di qualità, ma anche perso elementi indispensabili. Quando De Bruyne mi ha detto che se ne sarebbe andato sono caduti gli ultimi dubbi".

Quindi crede che sia più facile vincere il titolo in Italia con l’Inter che in Germania col Wolfsburg. 
"Sì. Qui c’è molto più equilibrio, vedo 7-8 squadre in grado di andare sino in fondo". 

A chi andrà lo scudetto? "Manca troppo tempo, ma sento che non vincerà la Juve". 

A loro chi toglierebbe? "Sono un ottimo gruppo. Certo che Pogba...Ai tempi di Calciopoli ero troppo giovane. Mi interessa il campo. Eppure percepisco da diversi fattori, anche la richiesta di biglietti da parte di amici, che è una gara speciale. E dire che già il derby mi aveva dato emozioni indescrivibili. Dovremo salire parecchio di livello. E il pubblico di San Siro può darci una grande mano".

Fiorentina: "Quella gara ci deve servire da lezione, ma non fa testo. Serata maledetta, a cominciare dall’infortunio di Jovetic nel riscaldamento, che poi ha convinto Mancini a cambiare sistema di gioco. Diversi di noi si sono trovati fuori posizione. Poi abbiamo preso subito gol. Il rosso a Miranda è stata la mazzata definitiva. Fino ai 14 anni ero una punta classica, poi mi sono mosso da trequartista sino ai 20 anni, quando il tecnico del Bruges vista la dimestichezza con entrambi i piedi mi ha spostato sugli esterni. In quella posizione ho segnato 22 gol, vincendo la classifica marcatori in Belgio. Essere un polivalente non sempre è stato un vantaggio. Di certo dell’Italia amo la cucina, che già avevo conosciuto durante le tante vacanze da voi. Mi piace meno il modo di guidare. Non ci si può distrarre un attimo".