Menez a Gazzetta: "Allo scudetto ci credo davvero. Milan-Juventus sabato sarà spettacolo pieno"

Jeremy Menez ha parlato alla Gazzetta dello Sport: "Milan-Juventus sabato sarà spettacolo pieno, con gol ed emozioni, la Juve è ancora davanti a noi, ma sabato ce la giochiamo, tutto può succedere, solo il campo emette sentenze. So che c'è grande attesa, noi dobbiamo pensare solo a noi e a fare la partita. Questa sfida mi esalta...se vinciamo siamo primi.

Io non sono Platini, ma vorrei avere la semplicità di Zidane, voglio solo diventare più forte, non mi sento un campione. 

Allo scudetto: ci credo davvero, l’obiettivo minimo è la qualificazione alla Champions.Il Milan se la gioca con tutti. Voglio segnare più di 10 gol: in Italia se qualcuno dice Menez, voi pensate ‘Ah sì, quello che segna quattro volte all’anno’. Non sarà più così. E poi voglio tornare in nazionale: tra due anni in Francia si gioca l’Europeo e ci tengo a esserci”.

La situazione estiva: “Ho analizzato le altre offerte, stavo riflettendo sul mio futuro, poi è arrivato il Milan. Galliani e Inzaghi mi hanno dato appuntamento a Ibiza e mi hanno detto cose che per me sono importanti per la carriera e per il futuro. Così è stato facile scegliere di indossare questa maglia. Quando una persona ti regala qualcosa di bello, tu ti senti in dovere di restituirgli la stessa bellezza. Non è solo un dovere, ma anche un piacere. Secondo me la vita è così. Con il mister ci siamo trovati bene da subito e lo ringrazio. Ma questo è solo l’inizio: abbiamo tante partite e tante cose da fare insieme. Gli do del Lei, credo sia giusto che ci sia una piccola barriera tra l’allenatore e i giocatori. Comunque Inzaghi ha un ottimo rapporto con l’intero gruppo, parla con tutti, non solo con me. Mi ricorda Lacombe, il mio primo allenatore ai tempi del Sochaux. È ancora giovane e si vede che vuole fare tantissimo per questo club”.