Laudisa (Gazzetta): "Tecnico manager, vita dura in Italia, Allegri ascoltato in parte"

06.02.2016 22:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Laudisa (Gazzetta): "Tecnico manager, vita dura in Italia, Allegri ascoltato in parte"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Carlo Laudisa ha parlato della Juventus sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue considerazioni: "Ragioni di Paulo Sousa contro quelle della Fiorentina. La questione è annosa, a prescindere dai giudizi sul caso viola. In assoluto la domanda è: a chi spetta l’ultima parola nelle scelte di mercato? Evidentemente il tecnico portoghese non è soddisfatto e lo dice apertamente. Ormai appare una moda, importata dalla Premier League. Da quelle parti è abitudine che gli allenatori abbiano anche le funzioni di manager. In parole povere: decidono tutto da soli. Senza controlli di natura tecnica, hanno soltanto vincoli economici. In Italia, invece, da sempre i club fanno valere la loro volontà, con la mediazione di direttori sportivi abituati a fare da ponte tra la proprietà e i tecnici. Certo, non mancano i presidenti invadenti.

La storia è piena di aneddoti, anche stucchevoli. Gli sfizi di Gianni Agnelli, ad esempio, fecero storia. Come quando (in contrapposizione con Boniperti) decise di portare Vialli invece di Mancini in bianconero: ovviamente senza neanche ascoltare il parere di Trapattoni. (...)Alla Juve due estati fa Antonio Conte andò via perché in disaccordo con le scelte societarie sui rinforzi. Anche il suo successore Allegri è stato ascoltato solo in parte. Che dire, poi, dell’approdo di Sarri a Napoli con il figlioccio Valdifiori? Non è andata benissimo. Meno male che l’allenatore toscano ha avuto l’onestà di preferirgli Jorginho. Non c’è ovviamente una scienza esatta. Una volta sbaglia l’allenatore, un’altra la società. Alla lunga, però, i conti tornano.".