La Stampa - Allegri punta sulla difesa a quattro

05.05.2015 09:10 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture

Come riporta La Stampa, Allegri punta sulla difesa a quattro. Bonucci con Chiellini e resterebbe fuori Barzagli, e non sarà decisione semplice, mentre ai fianchi andranno Lichtsteiner ed Evra. L’altra Bbc, Bale, Benzema, Cristiano è stata invece sabotata dall’infortunio del francese, rimasto a Madrid. Oltre al ko di Modric, il Pirlo della casa blanca. Per questo, Ancelotti potrebbe virare sul 4-4-2, inclinabile a 4-3-3, rinunciando al «Chicharito» Hernandez, per piazzare James Rodriguez e Isco sulle corsie, con ampia licenza di uccidere. Pure perché nel mezzo dovrebbe esserci la garitta di Sergio Ramos: molto stile Mourinho. Finita l’ora di matematica, si passa alla filosofia: «Questa è la Champions: se hai coraggio vinci, se hai paura perdi», la butta lì Carletto, come se leggesse l’Ecclesiaste. Risposta di Allegri: «Carlo è molto bravo, oltre che furbo. E lo dimostrano i risultati che ha fatto in Europa». Sa di trabocchetto, racconta il sorriso di Allegri, anche se poi quello sarà il senso della sfida: «Non credo saranno partite che finiranno 0-0», taglia corto l’allenatore juventino. Ergo, «bisognerà essere bravi soprattutto in fase offensiva».

Detto a chi ha nell’arsenale Cristiano Ronaldo, mister 50 gol, solo per restare a Liga e Champions, fa un certo effetto. In fondo, con enormi proporzioni, Allegri e Ancelotti si somigliano, se il loro breviario contempla palleggio e controllo del gioco, senza però mettere all’indice il contropiede. Anche di più, paiono ragionare con simili principi nella gestione del gruppo: pressing alto e raddoppi. Ma prima ne parlo con Ronaldo e Bale (Ancelotti); o con Buffon e Tevez (Allegri). Anche così, ci si arrampica in cima al mondo e all’Italia. Tanto che per Allegri, qui accolto da scetticismo e pernacchie, sarebbe già tempo di rivincite: «Ma io ai tifosi non ho nulla da dire - chiude - perché quel che conta nel calcio sono i risultati. E io sono fiero e orgoglioso dei miei». Dodici anni fa, mentre Ancelotti alzava la sua prima Champions, Max cominciava a pensare da allenatore con l’Aglianese, serie C2. Stasera, lo sfiderà: è proprio una festa.