L'ex Empoli Bianconi: "Gara scontata, ma spero nell'impresa. Gol alla Juve lascia ricordi bellissimi"

Stefano Bianconi, ex attaccante dell'Empoli che il 3 aprile 1999 piego con un suo gol la Juventus allo Stadio Castellani, è intervenuto ai microfoni di gianlucadimarzio.com: "Siamo stati applauditi da quindici persone - ricorda Bianconeri -. un gol alla Juventus lascia sempre ricordi bellissimi. Purtroppo non fu un grande campionato – ricorda Bianconi  – perché retrocedemmo molto presto, dopo sette/otto partite nel girone di ritorno. Fu un’annata disastrosa, ma il gol fu sicuramente un momento positivo. Sfida di domani? Senza dubbio sulla carta è una partita scontata, spero per i toscani che riescano nell’impresa. Purtroppo la Juventus è una squadra che interpreta tutte le gare allo stesso modo, con una mentalità vincente. Difficilmente prendono sotto gamba le piccole, cosa che invece ricordo facessero Milan ed Inter che venivano ad Empoli sottovalutandoci. Poi questa Juventus viene da una sconfitta rocambolesca, avrà il dente avvelenato. Sarà molto dura per l’Empoli. La mia squadra? Avevamo un’altra mentalità. Non eravamo totalmente rinunciatari, ma non tenevamo una linea alta come quella di questo Empoli. Avevamo avuto un allenatore molto bravo come Spalletti che già faceva intravedere grandi doti. Con lui siamo saliti dalla C alla A. Se fosse rimasto anche quell’anno lì, invece di andare alla Samp, ci saremmo salvati. Ne sono sicuro. Io a lui devo tutto perché sono passato da mezzo giocatore a giocatore quasi vero.

A lui lego la mia carriera, era schietto ed aveva idee nuove. Riusciva a trasformare anche i più scarsi. Questo Empoli ha un gioco diverso invece, non ha un’ariete davanti e sa che deve arrivare in rete costruendo. E lo fa molto bene“. E quella Juve? Era più forte di questa? “Fare un paragone è molto difficile, ci sono campioni in entrambe le squadre. Quello che fa la differenza da sempre è la loro mentalità, che ha permesso di vincere molto. Gol alla Juve il momento più bello? In realtà il più importante fu l’anno prima. Feci gol, non me lo diedero: quell’episodio ha avuto una risonanza maggiore di quello dell’anno successivo. Mi diede grande visibilità. La rete della  vittoria invece fu una soddisfazione personale, ma il contesto era difficile e quasi passò inosservato“. Non a tutti, però. Qualcuno quel gol lo ricorda ancora, e magari lo ricorderà anche Sarri domani ai suoi nello spogliatoio. In fondo anche i difensori di quest’Empoli segnano, e Bianconi insegna. Battere la Juve è possibile, anche da Davide. Golia può essere sconfitto, l’Empoli può sognare.