Heysel, Tacconi: "Ci ordinarono di giocare e festeggiare"

28.05.2015 18:10 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Heysel, Tacconi: "Ci ordinarono di giocare e festeggiare"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il quotidiano "Il Giornale" dà spazio alla strage dell'Heysel e riporta la testimonianza di Stefano Tacconi, a 30 anni da quella tragica notte: "Non bisogna chiudere gli occhi, ma tenerli ben aperti per ricordare. Penso soprattutto al grande sogno di 22 giocatori infranto da certi ultrà. Le finali si dovrebbero sempre giocare con entusiasmo e gioia", spiega.


"Le notizie erano frammentarie, non si capiva se era morto un tifoso - aggiunge - oppure un centinaio. La Uefa ci aveva impedito di scendere in campo ma per fortuna un generale grande e grosso, con un po' più sale in zucca, ci ha ordinato di giocare per evitare problemi più grandi: la curva juventina avrebbe voluto vendicarsi...". Infine parla dei festeggiamenti: "Sento sempre ripetere le stesse cose... La nostra festa era stata decisa dallo stesso generale alto due metri: ci ha obbligati a uscire dallo spogliatoio e andare sotto la curva bianconera, perché dovevamo tenere i nostri tifosi all'interno dello stadio".