Gravina: "Oggi gli arbitri sono già tanto autonomi"

24.04.2024 22:55 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Gravina: "Oggi gli arbitri sono già tanto autonomi"
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"Chi conosce le dinamiche nel mondo del calcio e le abbina alle regole dell'economia non fatica a capire che la Serie A gode della massima autonomia. È autonoma nell'organizzare i propri tornei, nella determinazione e nella valorizzazione dei suoi brand e in modo particolari nella gestione dei diritti tv". Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, a "Tutti Convocati" su Radio 24. "Manca l'organizzazione della giustizia ma questo per legge dello Stato e statuti federali del Coni, spetta alla Figc. Sul tema delle licenze dipende da una legge dello Stato. - aggiunge il numero uno del calcio italiano a Radio 24 -. L'autonomia degli arbitri? Oggi gli arbitri sono davvero autonomi. Sono già tanto autonomi. Il complottismo, purtroppo, fa parte di chi ritiene che ci possa essere comunque e sempre un pizzico di scarsa serenità. Bisogna fare una netta distinzione, e ci arriveremo a, breve,  fra l'assetto tecnico, che è al top a livello internazionale, e la parte politica".

Gravina ribadisce il pensiero su Claudio Lotito "Non ho espresso parole dure. Si parla di conflitti di interesse e invasioni di campo, ho solo chiesto semplicemente chiarezza sul suo ruolo effettivo".

Per quanto riguarda Euro2024, Gravina ha proseguito a Tutti convocati: "le vibrazioni sono positive, siamo persone coi piedi per terra, molto pragmatici,  perché abbiamo un girone di ferro ma lo affronteremo con la consapevolezza che l'Italia è campione d'Europa uscente e ha il dovere di restituire entusiasmo ai tifosi dopo che è scemato per la mancata qualificazione al campionato del Mondo 2022".

"Litigiosità nel calcio italiano? Non sono sorpreso, all'interno di confronti dialettici ci sono dei momenti di tensione che devono essere gestiti e rimanere all'interno di un concetto di rispetto reciproco - aggiunge Gravina -. Ho sempre dimostrato grande equilibrio, siamo impegnati in un percorso che punta a dare contenuto a un piano strategico, chiaro e realizzabile e che potrà dare una maggiore sostenibilità e stabilità al sistema calcio -aggiunge il numero uno del calcio italiano-. Da parte nostra c'è disponibilità al confronto ma non accettiamo che qualcuno possa mancare di rispetto alle istituzioni e alle persone che vi lavorano", facendo riferimento alle parole del presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini, che ha parlato di deriva autoritaria. "Dobbiamo distinguere in maniera chiara il concetto di crescita e quello di sviluppo sostenibile. Si invoca la crescita di una parte del mondo del calcio che si presenta come locomotiva del sistema italiano, ma sviluppo sostenibile significa mettere sotto controllo i costi rispetto al valore della produzione", conclude Gravina a Radio 24.