Gazzetta - Continua lo scontro sui diritti tv
Come riporta Gazzetta nei prossimi giorni le mediopiccole elaboreranno le loro osservazioni e le faranno recapitare alle sei per poi tentare di trovare un compromesso. Ma i problemi sono tanti. Innanzitutto i tempi strettissimi. Poi l’eterogeneità degli schieramenti. Qui non si tratta solo di una battaglia tra grandi e piccole: ognuna delle venti società ha il proprio punto di vista sullo statuto e trovare una sintesi non è affatto semplice.
Per esempio, c’è chi vorrebbe che i consiglieri federali continuassero ad essere emanazione dei club. Per non parlare, poi, del famigerato articolo 19, quello che regola la ripartizione dei proventi tv. Sebbene esistano, tra le piccole, società più inclini alla nuova governance come Torino, Sassuolo, Bologna, Sampdoria e Cagliari, il fronte è compatto nel richiedere a gran voce una riscrittura dell’articolo 19 per una suddivisione più equa del miliardo netto di proventi, con maxiparacadute per chi retrocede. Le grandi non ci sentono, la soluzione potrebbe essere quella di eliminare del tutto dal nuovo statuto ogni riferimento a questo tema così infiammabile.