Fulvio Bianchi: "Tavecchio è sotto tiro. Riuscirà a resistere? E per rilanciare il calcio femminile pensa alla Juve"

Parla il giornalista.
21.08.2014 21:30 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Fulvio Bianchi: "Tavecchio è sotto tiro. Riuscirà a resistere? E per rilanciare il calcio femminile pensa alla Juve"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Attraverso la propria rubrica su Repubblica.it, il giornalista del quotidiano romano Fulvio Bianchi, nella sua rubrica "Spy Calcio" ha parlato delle vicende federali. In primo piano l'inchiesta Uefa sul neo-presidente della Figc Carlo Tavecchio: "Un percorso ad ostacoli, una trappola dietro l'altra: l'inchiesta dell'Uefa non è uno schiaffo solo a Carlo Tavecchio ma anche alla Figc. Sì, perché l'ex presidente Giancarlo Aete aveva già risposto alle richieste di chiarimento sulla frase infelice di Tavecchio, richieste giunte da Nyon. Ma evidentemente questo non è bastato: per l'attuale n.1 del calcio italiano si è trattato di un "atto dovuto", mentre Abete, vicepresidente Uefa, è rimasto sorpreso e non sapeva nulla di questa mossa della commissione disciplinare. Probabile che l'inchiesta sia rapida, probabile il deferimento di Tavecchio: in questo caso, la sentenza si avrà solo l'11 settembre, a meno che la commissione anticipi la sua riunione già fissata. Tavecchio rischia da un'ammenda ad una squalifica (inibizione) a tempo, uno o due mesi. In questo caso sarebbe sostituito dal suo vicario, Maurizio Beretta che però non ha molto tempo da dedicare alla Figc. Ma il danno d'immagine per Tavecchio sarebbe enorme, il presidente di una Federazione importante squalificato per razzismo non si è mai visto. Anche perché non solo l'Uefa lo tiene sotto tiro: in Italia sono arrivati due esposti al procuratore Figc. Uno da parte della Federsupporter, l'altro di un ex esponente dell'Ufficio Indagini, Francesco Cariti, di cui abbiamo già dato conto. Entrambi, in base all'articolo 14 del codice di giustizia sportiva, chiedono il deferimento e la squalifica di Tavecchio. Il Coni, con la sua Superprocura vigila: non è escluso che possa avocare a sé gli atti, o chiedere a Palazzi di svegliarsi... Non c'è bisogno di fare un'inchiesta, i fatti sono chiari: gli esposti sono in via Po ormai da una ventina di giorni. Secondo alcune ipotesi, non ci sono gli estremi per il deferimento: ma perché Palazzi non si muove? Perché non archivia? Secondo Giovanni Malagò potrebbe muoversi anche la Fifa. E sempre secondo il n.1 dello sport, Tavecchio potrebbe "lasciare presto", se si sentisse sempre più sotto tiro.

Non credo: è più forte di quello che sembra ed è convinto di poter uscire da questa bufera. Non dimentichiamo poi che i suoi alleati non hanno alcuna intenzione di abbandonarlo. Ma l'assedio continua. Demetrio Albertini è stato a Roma e il giorno della presentazione di Conte ha ritirato le sue cose in Figc: per anni vicepresidente, ha tentato la scalata. E' stato battuto (nettamente) da Tavecchio ma è uscito a testa alta, con dignità. Senza polemiche o veleni. Ora dovrà decidere che fare: ma non molla, il suo sogno è sempre quello. Deve però convincere i club, soprattutto quelli di serie A. Deve convincerli che lui adesso è un dirigente, togliendosi di dosso quell'etichetta da ex calciatore che l'ha frenato. Carlo Tavecchio, presidente Figc, adesso vuole rilanciare il calcio femminile, cenerentola in Italia. A dire la verità, non credo abbia fatto molto quando era presidente della Lega Dilettanti: ma ora vuole dare nuovo impulso, convincere i grandi club di A (Milan, Juve, Napoli, eccetera) ad avere la loro squadra femminile e farla giocare prima della partita di campionato. Inoltre, si vuole puntare su qualche attrice, ex calciatrice, che possa fare da testimonial. Il calcio femminile deve combattere contro stupidi pregiudizi, ma può farcela. Dipende tutto dalla nuova Figc".