Frosinone, Marchizza: "Il primo giorno in cui ho visto Soulé ho pensato che fosse un campione"

16.04.2024 20:00 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Frosinone, Marchizza: "Il primo giorno in cui ho visto Soulé ho pensato che fosse un campione"
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Il difensore del Frosinone Riccardo Marchizza ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Radio Serie A'. Il calciatore classe '98 non gioca dallo scorso novembre a causa di un infortunio: “Questo infortunio è stata una cosa particolare e inaspettata, avvenuta nel miglior momento della mia carriera sia per forma fisica sia per rendimento. Fa parte del gioco, ho subito sentito i maggiori esperti su questo tipo di infortunio. Ora sto scalpitando, da due settimane vorrei entrare e fare quello che facevo prima, ma il parere del dottore che mi ha operato e le mie sensazioni sono quelle di aspettare, è un infortunio particolare che ha bisogno di tempo e forse è meglio aspettare una settimana in più che forzare. Gli infortuni come il mio bisogna superarli mentalmente, è complicato soprattutto dal punto di vista mentale. Ho la fortuna di avere la famiglia, i miei figli e mia moglie che nei momenti di difficoltà mi danno lo stimolo giusto per farmi forza: questa è la cosa più importante. Il lavoro è l’unica cosa che ti consente di non pensare al fatto di stare fuori, ma di rientrare. Ho trascorso momenti in cui uscivo la mattina e rientravo la cena, tra fisioterapia, prevenzione e trattamento della cicatrice puoi anche perdere una giornata. Quando sei fuori e sei infortunato devi lavorare il doppio per cercare di rientrare al livello dei compagni. È difficile ma i miei compagni mi hanno aiutato tanto, avrò un bel ricordo di questo infortunio: sembra una banalità dire che si torna più forti di prima ma non lo è, si migliora sotto il punto di vista mentale. Gli infortuni fanno parte del gioco, non è facile ma uno che lotta per arrivare a questo sogno deve mettere in preventivo che ci saranno momenti del genere. Quando torno? Sto sempre meglio, le settimane di lavoro mi aiutano per colmare l’ultimo step che mi manca per giocare. Starà al mister decidere”

Su Soulè e i giovani del Frosinone: "Il primo giorno che Soulè è arrivato lo conoscevo come giocatore, ma non benissimo, sapevo che era mancino, veloce e con qualità. Lui è arrivato un martedì, quando facciamo un 6 contro 4 in allenamento. Il mister me l’ha messo contro, appena finito l’allenamento ho pensato fosse un campione. È un ragazzo eccezionale, non si lamenta mai e va sempre forte. Gli auguro il meglio perché se lo merita sia come giocatore sia come ragazzo. Siamo tanti ragazzi giovani e tanti sono al primo anno vero in Serie A e già hanno dimostrato di essere di alto livello. Tanti cresceranno, penso a ragazzi come Barrenechea e Turati: il tempo è dalla loro parte, se continuano a essere i giocatori e i ragazzi che sono possono solo che fare bene”.