Fabrizio Bocca: "Borsino Scudetto: Napoli 40%, Inter 30%, Juve 20%"

Parla il giornalista.
01.12.2015 21:15 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Fabrizio Bocca: "Borsino Scudetto: Napoli 40%, Inter 30%, Juve 20%"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Attraverso la sua rubrica sul sito di Repubblica "Bloooog", il giornalista del quotidiano romano Fabrizio Bocca ha brevemente parlato della giornata di campionato. Guardando alle frenate in vetta: "Higuain, Higuain: sale l'urlo del San Paolo. Il Napoli al primo posto da solo - era dai tempi del Napoli di Maradona che non succedeva... - difficilmente potrà nascondersi, adesso, dalla voglia di scudetto che monta in città (e non solo in città). La partita ha avuto forse l’epilogo più scontato - il Napoli al San Paolo era dato per favorito - ma è il modo che ha abbastanza sorpreso. Il gol di Higuain subito all’avvio ha immediatamente fatto venire meno la certezza dell’Inter: la difesa. La partita infatti, ridotta all’osso, era tutta lì: Higuain contro la difesa dell'Inter. Il verdetto è stato: Higuain. L’argentino ha subito chiarito la cosa e amen, l’espulsione di Nagatomo nella cui discussione non mi addentro, ma prendo per buono quello che ha visto l’arbitro, ha fatto il resto. Raddoppio dell’argentino: Napoli in testa e Inter che gli cede il passo. Se l’Inter fosse rimasta in undici è un capitolo che non apro, ho visto come ha cercato di riagguantare la partita con grande coraggio e testardaggine nel secondo tempo soprattutto con un Lijaijc scatenatissimo e con un forcing finale che è ha portato la squadra di Mancini vicinissima al pareggio, ma l’Inter stessa ha vinto troppe partite con un gol appena di scarto per sostenere adesso che il risultato conta poco o è addirittura fasullo. In questo campionato dove la Juve arranca da dietro abbiamo vissuto diversi innamoramenti: la Roma e la Fiorentina (ora in affanno), l’Inter,  e adesso il Napoli. Anche se dopo la partenza fasulla tutti si erano accorti che il Napoli aveva altra stoffa e altre qualità. E infatti il Napoli ha fatto fuori in rapida successione tutte le rivali o le presunte rivali allo scudetto. Nell’ordine: Juve, Milan, Fiorentina, e adesso l’Inter. Insomma la storia di questo campionato per adesso la scrive il Napoli di Sarri e Higuain. In  molti pensavano che Sarri non avesse le qualità necessarie per guidare un grande club in altissima classifica. Io pure, lo ammetto. Ma De Laurentiis ci ha visto giusto, dopo aver avuto anche lui i suoi dubbi e aver cercato altri allenatori. Oggi Sarri è un punto di riferimento per il gioco, per la duttilità che ha dimostrato, per la cura dell’armonia della squadra, per aver rivitalizzato Higuain dopo un’estate difficile, per aver in parte ricostruito il Napoli ma soprattutto per aver aggiustato quello che già c’era. Da Insigne ad Hamsik, da Koulibaly a Jorginho: sembrano tutti altri giocatori, acquistati magari in estate. La ciliegina sulla torta di questo Napoli è Reina, impegnatissimo nel finale a salvare i tre punti: avere un bel portiere significa già essere a metà strada. Higuain è al suo momento migliore da quando gioca in Italia, ha acquistato in potenza - basta vedere i due gol che hanno mandato ko l’Inter - è diventato travolgente nel contropiede, tira sberle  fortissime, che fanno male. L’attaccante poteva andar via, poteva non fidarsi del progetto di De Laurentiis, ma è restato ed è stata la mossa vincente. Per ironia del destino Higuain ha trovato in Maurizio Sarri, e non in Rafa Benitez, l’uomo che ha saputo valorizzarlo e responsabilizzarlo. Ci voleva uno che veniva dalla provincia, e non un guru del calcio internazionale. “Per me sei il miglior attaccante del mondo - gli disse il nuovo e poco conosciuto allenatore - dimostramelo”. Presto fatto. La classifica non ci dice oggi chi vincerà lo scudetto. Sappiamo solo che il Napoli è indubbiamente la squadra migliore, che l’Inter gli è un po’ da meno - ma in undici contro undici come sarebbe andata? - che da dietro risale prepotentemente la Juventus. Lo dico senza scolpire sentenze sulla pietra ma solo cercando di sintetizzare al massimo il concetto, ed escludendo per il momento tutte le altre concorrenti che mi sembra abbiano altro per la testa (soprattutto la Roma…): 40% Napoli, 30% Inter, 20% Juventus, 10% varie ed eventuali... E come Peppino e Totò, ho detto tutto".