BUFFON A SKY: "Dopo il record ho pensato alla vittoria. Ho sempre pensato di gruppo, a volte la vita ti premia così"

Parla il capitano bianconero.
20.03.2016 18:00 di  Alessandro Vignati   vedi letture
BUFFON A SKY: "Dopo il record ho pensato alla vittoria. Ho sempre pensato di gruppo, a volte la vita ti premia così"
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Intervistato nel dopo partita di Sky, il capitano della Juventus Gigi Buffon ha analizzato il 4-1 inflitto dai bianconeri in casa del Torino. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Quel post l'hai scritto prima...

"Certo (ride ndr.). Il mister poi dà sempre ottimismo, quando arranchi ti fa pensare di meno e rende l'aria più leggera".

Quale parata ti resta in testa in questa striscia?

"Quest'anno il maggior merito del record va dato alla squadra e alla fase difensiva che mostriamo. Gli attaccanti si fanno un mazzo tanto, aiutano il lavoro dei reparti arretrati. La difesa è composta da giocatori di livello mondiale. Tutto questo fa sì che si sia creata un'unità di intenti e voglia di condividere la sofferenza insieme. Strada facendo ci abbiamo fatto la bocca, credendoci. E' dalla partita di Bergamo, due settimane fa che ho pensato che si potesse battere Rossi, un traguardo incredibile. Già mi dicevate dopo quattro partite che non prendevo gol (ride ndr.)".

Quanta follia c'è in un portiere come te, che cerchi un record così? Cosa hai pensato al record interrotto?

"L'unica cosa è che una volta passati i 4 minuti contava vincere una gara così delicata, dove rischiavamo molto. C'era da dimostrare che la tranvata di mercoledì non lasciasse scorie. Sono felice della risposta dei miei compagni".

Il record ti ha liberato di un peso?

"Ho cominciato a pensare al record da solo senza leggere giornali, e come ho detto a Bergamo. Passando quella ce la potevamo fare. Non ho mai pensato di essere un uomo da record personale, ho sempre pensato di squadra. Invece è bello, perchè più pensi collettivamente più la vita ti premia singolarmente".

Vuoi fare una dedica?

"Ci sono tante persone che hanno fatto sì che a 38 anni sia ancora in campo, esprimendomi ancora a livelli molto alti. Merito di tutto il mio nucleo famigliare, dai genitori, sorelle, compagna e figli. Mi danno grande serenità e voglia di vivere, entusiasmo... Quando hai questi ingredienti vivi meglio e vai più in la, posticipando il capolinea".

Zoff vinse l'Europeo. Quanto è importante per te raggiungerlo?

"Penso che sarà l'ultimo (ride ndr.). Ho vissuto belle esperienze in Nazionale, vincendo il Mondiale e sfiorando altri trofei. Conta il momento storico in cui tu ti confronti con altre nazionali. Abbiamo avuto la sfortuna di trovare una Spagna inavvicinabile. C'è ancora una chance per questo traguardo".

Bernardeschi arriva in Nazionale. Sei contento?

"E' carrarese come me. E' il talento più grande italiano, ha fisico e tecnica, spirito di sacrificio nonostante la tecnica. La convocazione è meritata. Mi auguro che possa dimostrare in Azzurro di fare come nella Fiorentina. E' un ragazzo veramente in gamba".