Biasin: "Milan, un errore insistere su Ibra e Witsel. Juve e Inter le uniche squadre ad avere fatto rivoluzioni"

03.09.2015 18:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Biasin: "Milan, un errore insistere su Ibra e Witsel. Juve e Inter le uniche squadre ad avere fatto rivoluzioni"
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© foto di Federico De Luca

Fabrizio Biasin, giornalista di Libero, ha analizzato le operazioni del mercato estivo ai microfoni della testata ilveromilanista.it:

Biasin, per il supercolpo Ibrahimovic il Milan ci ha provato sino alla fine del calciomercato?
“Diciamo che il Milan ci ha provato fino all’inizio e alla metà di agosto, quando sperava cioè di convincere lo sceicco del Paris Saint Germain a cedere Zlatan. Il problema non è stato quindi trattare col giocatore, che voleva tornare a Milano, ma con la ricca proprietà qatariota“.

A gennaio i rossoneri torneranno alla carica col PSG per Ibrahimovic e con lo Zenit per Witsel?
“Io spero di no per il Milan. Quello che manca – a mio avviso – è una programmazione a 360 gradi sul mercato. Insistere solo su questi due talenti che non si è riusciti a ingaggiare, secondo me, sarebbe un errore. Occorre pensare a tanti giocatori nuovi da inserire, per consentire al club di tornare nelle posizioni di vertice che gli competono“.

Qualche appunto di Galliani sul rendimento del centrocampo è arrivato: Mihajlovic rischia già nel derby?
“No, sarebbe una follia mettere il tecnico in discussione così presto. Certamente Mihajlovic ha sbagliato formazione a Firenze, dove ha lanciato una coppia di centrali difensivi molto giovani, e anche con l’Empoli, dove ha schierato Suso e Nocerino a centrocampo. Da qui a parlare di cambio in panchina, o rischi per Sinisa, ce ne passa“.

Sono stati messi sul mercato o ceduti dei titolari come Montolivo, Mexes ed El Shaarawy: si voleva rivoluzionare la squadra?
“No, io penso che la rivoluzione l’abbiano fatta solo l’Inter e la Juventus in estate, dato che a livello numerico hanno cambiato tanto, sostituendo pezzi pregiati rispetto all’anno scorso. Il Milan ha acquistato due grandissimi attaccanti e ha condotto un ottimo avvio di mercato. Solo che a un certo punto poi, si è come fermato e non ha completato l’opera con i pezzi che ancora mancavano al suo puzzle. Sono andati via giocatori validi, ma non direi così fondamentali“.