Beccantini: "Mi ha sorpreso Sturaro"

01.06.2016 07:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Beccantini: "Mi ha sorpreso Sturaro"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il giornalista Roberto Beccantini ha commentato le scelte di Antonio Conte sulla sua pagina facebook. Ecco il suo pensiero: "Questi siamo, non è il caso di sollevare polemiche. Dalla lista di Conte esce un’Italia piatta, con una sola cima Coppi (Buffon) e un attacco che, tanto per rendere l’idea, somma dieci gol in tutto (ripeto, dieci): 5 Pellè, 2 Eder, 1 Immobile, Insigne, Zaza.
Chi scrive, avrebbe portato Jorginho per almeno due motivi: la grande stagione nel Napoli e la dimestichezza con un ruolo, quello di regista, che la pensione di Pirlo, gli infortuni di Marchisio, Verratti - e persino di Montolivo - le esigenze e le emergenze, appunto, hanno reso nevralgico. Il ct ha recuperato De Rossi, senza il quale la Roma di Spalletti salpò verso la grande rimonta, e preferito Thiago Motta, la cui ultima versione assomiglia a un carro attrezzi senza carro.
Mi ha sorpreso Sturaro. Deduco che lo stage di Coverciano abbia portato consiglio. Muscoli pronti e serbatoio pieno, almeno lui. Mi dispiace per Bonaventura e Pavoletti, il nostro Vardy, ma i loro tagli erano nell’aria.
E’ una Nazionale che pullula di esterni - Darmian, De Sciglio, all’occorrenza Chiellini, più Bernardeschi, Candreva, El Shaarawy, Giaccherini - impostata su un 3-5-2 di base. Come spesso succede (non è detto che sia giusto ma è così), Conte ha privilegiato la fedeltà di servizio alle sentenze del campionato.

Le scorte di fantasia sono stipate nello zainetto di Insigne, prigioniero del 4-3-3 sarriano. 
Si riparte dalla Maginot juventina, si parte con la consapevolezza di non essere da podio, la qual cosa, in passato, proprio male non portò. Nessun Messi o Cristiano è stato escluso (o imbarcato, magari). Mettersi il cuore in pace non significa arrendersi. Il problema non è e non sarà più il ct. Il problema saranno i giocatori eleggibili, convocabili. Sempre meno, se non cambia la tendenza. E così pochi, dunque, che sbagliare le scelte diventerà impossibile".