JUVENTUS SENZA QUALITA': VUCINIC UN DISASTRO, DE CEGLIE E GIACCHERINI I MIGLIORI BIANCONERI

03.03.2012 23:28 di  Andrea Antonio Colazingari   vedi letture
JUVENTUS SENZA QUALITA': VUCINIC UN DISASTRO, DE CEGLIE E GIACCHERINI I MIGLIORI BIANCONERI
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Buffon: 6
Solita storia: gli avversari tirano in porta una, due volte al massimo e tornano puntualmente a casa con l’orsetto di peluche. Reattivo sulla punizione di Acerbi, nulla può sul gol del pari. Rischia seriamente gastrite acuta da frustrazione.

Licthsteiner: 5,5
Nel primo tempo affonda spesso e spesso lo fa in contemporanea con De Ceglie, scordandosi la fase difensiva. Non è neppure lontano parente del rullo compressore che asfaltava avversari e manti erbosi ad inizio stagione. Perché non preferirgli Caceres ora?

De Ceglie: 7
Il gol ma non solo: corsa, determinazione e qualche buon cross ne fanno il miglior bianconero in campo. Peccato per la flessione nella ripresa ma comprensibile e giustificabile: la partita, da lui sbloccata, dovevano chiuderla altri.

Barzagli: s.v.
Messo ko dai crampi, lascia il campo prima che infuri la battaglia; presagio di serata tutt’altro che felice.

Chiellini: 6,5
Propizia il gol di De Ceglie, beccando il palo con il capoccione: lo stesso con il quale si aiuta nel respingere i fastidiosi rilanci del Chievo, velenoso in contropiede. Termina ridotto ai minimi termini e zoppicante: immagine riflessa di una squadra che sembra rimasta improvvisamente a corto di propellente.

Pirlo: 6
Meno lucido, efficace e preciso del solito: però provateci voi a giocare novanta minuti con uno se non due giocatori avversari sempre attaccati al fondoschiena. Da evitarsi caldamente quelle palle perse, per il troppo portarle, a ridosso dell’aria di Buffon: succede almeno una volta a partita e, sinceramente, gli avversari della Juventus non meritano regali perché ai bianconeri nessuno li fa mai.

Padoin: 6
Il nostro volenteroso motorino di provincia non lesina corsa né determinazione e sfiora pure il gol in due occasioni. Peccato la seconda quando, dopo doppio dribbling, si vede respingere il rasoterra dall’alluce del vendicativo Sorrentino. Come sopra detto: alla Juventus nessuno regala niente.

Giaccherini: 7 –
Il migliore insieme a De Ceglie. Movimento continuo, ripiegamenti difensivi, dribbling e cross. Pretendere lucidità dopo tutto questo sarebbe ingeneroso, tanto più che c’è chi passeggia assonnato per il campo con indosso sempre una maglia bianconera. A buon intenditor, poche parole…

Marchisio: 5
Non smettiamo di chiederci dove sia finito il centrocampista devastante di inizio stagione, quello che sbriciolava avversari e linee difensive con corsa, tecnica ed inserimenti mortiferi. Ora ci appare un grigio mediano dedito al compitino, senza uno spunto illuminante nemmeno a pagarlo oro. Ritornerà? Non possiamo credere si sia trattato solo di un fuoco fatuo: proprio no.

Vucinc: 4
Eccoci al dunque. Il montenegrino sarà pure un genio ma la sregolatezza lo ha ormai sommerso. Passeggia per il campo alla stregua di chi elemosina un bell’espresso per svegliarsi; una volta sveglio (si fa per dire), non ne azzecca una. Il suo  campionario? Eccolo: tentativi di saltare l’uomo alla velocità di una testuggine; passaggi supponentemente sbagliati; conclusioni in porta da calo di pressione. Che senso ha tenerlo in campo una partita intera quando in panchina si dispone di Del Piero e Quagliarella? Meglio: avrebbe senso se lui apprezzasse e si desse una svegliata ma il prodigio, anche stasera, non è accaduto.

Matri: 6 +
Il salvatore di San Siro non ha avuto uno straccio di palla girabile in porta, peccato mortale quando si dispone di un attaccante di siffatta efficacia. Però lui corre e si danna dall’inizio alla fine; qualcuno dovrebbe prendere esempio. Non c’è bisogno di fare nomi, vero?

Bonucci: 5,5
Sfigato ultimamente è sfigato: però, in prossimità della linea di porta ci si va con più determinazione e prontezza altrimenti si rischiano brutte figure. Come non detto.

Del Piero: s.v.
Senza mezzi termini: non è giusto che uno come lui debba guardare 75 minuti dalla panchina e uno come il Vucinic odierno giocarseli sul campo. Domanda facile facile: perché non metterlo dentro prima? 

Caceres: s.v.
Troppo poco il tempo d’impiego per dare un giudizio completo ma l’uruguaiano ci è comunque sembrato, nei pochi minuti giocati, più fresco di Lichtsteiner e, sinceramente, non capiamo proprio il perché di questo continuo non utilizzo.

Conte: 5,5
Il condottiero di Lecce, a cui prima tutto riusciva facile, sembra finito nella palude del complicarsi la vita da sé medesimo. Perché uno spento Lichtsteiner e non Caceres? Ancora: perché Vucinic in campo dall’inizio alla fine nonostante gli scempi compiuti? Perché non tentare la carta Del Piero prima? A cosa serve l’olandese Elia in panchina oltre a dare un tocco di colore? Purtroppo quando i risultati non arrivano, scelte discutibili diventano inesorabilmente sbagliate. E' pur vero che l'imbattibilità continua ed è dote mica da ridere ma ricordiamoci del Perugia di Castagner ed incrociamo le dita...