ESCLUSIVA TJ - Cobolli Gigli: "Dopo ieri ci sono gli estremi per una revisione del processo sportivo del 2006"

09.11.2011 13:05 di Nicolò Schira   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Cobolli Gigli: "Dopo ieri ci sono gli estremi per una revisione del processo sportivo del 2006"
TuttoJuve.com
© foto di Giacomo Morini

L'eco della sentenza del processo penale di Napoli inerente a Calciopoli è ancora dominante nei pensieri del popolo juventino. Le valutazioni emerse ieri però stridono con quanto decretato nel 2006, allora TuttoJuve.com ha deciso di intervistare in esclusiva l'ex presidente bianconero, Giovanni Cobolli Gigli.

Ieri è arrivata la sentenza di primo grado del tribunale di Napoli sul processo penale di Calciopoli: come valuta tale sentenza?

"Premetto che non discuto della sentenza in quanto decisione dei giudici, di tutto ciò mi limito a prenderne atto. Però, pur non avendo rapporti diretti con Moggi, ritengo che si debbano considerare innocenti tutti i processati almeno fino all'ultimo grado di appello in Cassazione".

La Juventus ieri sul proprio sito ha ribadito la propria estraneità...

"La Juventus tuttora sta seguendo la linea che adottammo anche noi ovvero io e Blanc in passato. Infatti l'avvocato Briamonte era anche il nostro avvocato e oggi come allora la Juventus come club si dissocia dall'operato e dalle responsabilità dei propri manager di allora. Ieri però è emerso una fatto particolarmente significativo...".

Dica...

"Il fatto estremamente importante e del quale ancora oggi ne sento il peso è che la Juventus ha pagato pene eccessive per colpe non sue. Infatti in base al processo sportivo del 2006 la Juve fu condannata per le azioni commesse da un proprio dirigente, tuttavia il processo penale ha ribaltato questa concezione. Infatti il procedimento penale di Napoli ha separato la Juventus intesa come società dall'operato di un suo tesserato".

Dunque quale linea bisogna adottare ora?

"Purtroppo non si può tornare indietro e in Serie B ci siamo già andati, ma a mio avviso ci sono le basi per una revisione critica a posteriori del processo sportivo del 2006. Non dimentichiamoci poi che già all'epoca il colonnello Auricchio e il pm Narducci non presero in considerazione tutte le intercettazioni, oggi poi con la separazione fra club e dirigenti accusati ci sono gli estremi per impugnare la sentenza del processo sportivo".