De Paola: "Riportata disciplina e autorità nello spogliatoio"

Il direttore di Tuttosport, commenta tramite il suo blog il mercato bianconero e sottolinea l'attaccamento alla maglia di Krasic
27.08.2010 17:55 di  Matteo Culotta   vedi letture
Fonte: da "Il blog del direttore", Tuttosport
De Paola: "Riportata disciplina e autorità nello spogliatoio"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Come avevamo scritto ormai un paio di mesi fa, il mercato della Juve si è rivelato lungo, abbondante e ricco di colpi di scena. Finite le trattative si avrà un quadro completo della rivoluzione che sta vivendo la squadra bianconera. Fra i commenti che leggo sul blog c’è di tutto: dalla preoccupazione, allo sconforto, all’ottimismo all’esaltazione. Credo che questa sia una fase talmente delicata da evitare reazioni emotive e comprendere in profondità alcuni meccanismi. Sinceramente il problema non è questo o quel giocatore acquistato, questo o quel giocatore ceduto. O almeno, non solo. Nello spogliatoio della Juve andava riportata disciplina e una nuova mentalità vincente. Riportare disciplina non significa solo mostrarsi severi con i giocatori, bensì abituare i giocatori a una cultura del lavoro che ormai era andata perduta. Non ci sono solo l’italianità, la gioventù e l’esperienza dietro le scelte di mercato della società. La Juve era una formazione di nostalgici, primedonne e ragazzini viziati, sta per diventare una squadra che punta sul lavoro per costruire una nuova qualità. Talvolta ancora mergono rigurgiti del passato, ma stanno diventando casi isolati. Faccio riferimento, per esempio, alle recenti esternazioni di Marchisio su facebook. La storia del calcio italiano è piena di giovani che sono rimasti della eterne promesse. Marchisio è ancora una promessa: ha talento, ha classe, ma non ha ancora maturato cattiveria, convinzione e costanza di rendimento che gli permetterebbero l’indispensabile salto di qualità.

Potrebbe essere un pilastro della futura Juve. Potrebbe essere, ma ancora non lo è. Non vogliamo ora gettare la croce addosso a Marchisio. In questi ultimi mesi abbiamo sentito dire cose infelici anche a Chiellini, come a Buffon come ad altri giocatori (alcuni andati via). Siamo sicuri che con il passare delle settimane e con il lavoro svolto dal Del Neri e Marotta si stabilirà finalmente nello spogliatoio quell’atmosfera diversa che è alla base di ogni costruzione di vittoria. Ed è in questo quadro che vanno calati anche molti dei giocatori appena arrivati. Prendete Krasic, rischiava di perdere l’aereo per problemi indipendenti da lui e che cosa fa? Noleggia un aereo privato a sue spese per arrivare puntuale. Bella forza dirà qualcuno: con i soldi che guadagna. Errore: avrebbe potuto guadagnare molto di più al Manchester City, ma ha fortemente voluto la Juve. Non solo, gira anche una storiella che vedrebbe Krasic talmente partecipe del lavoro con la Juve che avrebbe già detto alla moglie di non poterle essere vicino quando nascerà il figlio se quel giorno dovesse essere una vigilia di partita, del giorno della partita (ovviamente) non se ne parla nemmeno. Questo vuol dire sentirsi orgogliosi di essere alla Juve, al contrario di qualche giocatore ancora in lista di partenza e con tanti capricci da risolvere. Qualcuno dirà che quelli arrivati non sono nomi di prima fascia. Mi spiace, ma non sono d’accordo: una squadra si costruisce con gli ingredienti giusti. E io dico che bisogna lasciare lavorare serenamente chi sta cercando da Andrea Agnelli in giù di riportare in alto la Juventus.