Gazzetta - Juve, scelta di qualità: Diego verso la conferma

17.08.2010 18:00 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
Fonte: di Riccardo Pratesi per "La Gazzetta dello Sport"
Gazzetta - Juve, scelta di qualità: Diego verso la conferma
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Diego parte, anzi no. Il destino del brasiliano della Juventus resta in bilico, e lo sarà probabilmente sino alla fine del mese e del mercato. Ma la Juve sembra aver virato, nei confronti del fantasista: insomma, siamo al "resta", a meno che non arrivi un'offerta pesante, di quelle irrinunciabili, che consentano di sostituirlo con un giocatore di pari caratteristiche e qualità. E la parola chiave di questa inversione di rotta - quella che oggi ha fatto ritirare ufficialmente lo Schalke 04 dalla trattativa per l'ex Werder Brema - è proprio qualità. Sì, perchè tutto il gotha calcistico italiano punta sulla fantasia, sulla tecnica, per fare la differenza, in campionato e in Europa. E allora la Juve ci pensa su, prima di andare controcorrente.

AVVERSARIE E TREND MONDIALE — L'inter scudettata ha ceduto la qualità di Balotelli, sì, ma può sempre contare su quella di Sneijder, in vetrina al Mondiale sudafricano vinto dai piedi buoni spagnoli e che ha dimostrato, in chiave Italia, che senza tanta qualità non si va lontano. E poi, in casa nerazzurra, attaccanti come Milito ed Eto'o uniscono all'istinto per il gol qualità tecniche indiscutibili. Il Milan - parola di Berlusconi - punta forte su Ronaldinho e sul suo estro, nonchè sulla classe di Pato. La Roma ha Totti, e pure Menez, e poi Vucinic ed Adriano sono punte con i piedi buoni. La Samp ha Cassano, il Napoli Lavezzi e Quagliarella, Hamsik e adesso anche Cavani, la Fiorentina Jovetic (ora infortunato), presto Mutu e comunque Ljajic e D'Agostino, il Palermo Miccoli ed Hernandez. Il comune denominatore di questi nomi è, appunto, la qualità tecnica. Tanta, e meno male, in un campionato, la nostra serie A, che purtroppo rispetto al passato fatica ad acquisirne ulteriormente per la mancanza di liquidità sul mercato.

JUVE TOSTA — La Juventus di Delneri è tosta, solida. La difesa è giovane e promettente, con una coppia centrale - quella formata da Chiellini e Bonucci - che promette presente e futuro luminosi. E un centrocampo fisico, con lo strapotere atletico di Sissoko e la completezza di Marchisio a proteggere la retroguardia. Poi esterni di fascia dalle gambe forti, Pepe e Lanzafame, capaci di assicurare tanta quantità, ma anche inserimenti offensivi. Però non c'è il giocatore di fantasia, quello che può "accendere la luce", il Pirlo della situazione. E allora in attacco diventa fondamentale avere un attaccante creativo. Non può esserlo il centravanti classico, per caratteristiche, che sia Amauri, Trezeguet o Iaquinta, deve esserlo per forza la seconda punta.
 

ALE E DIEGO — Sono i giocatori in grado di inventare, di variare lo spartito. Del Piero è il capitano, la bandiera, e segna una sacco di gol, anche, anzi di più, da ultratrentenne, se andate a controllare la sua scheda, almeno in relazione alle presenze. Ma Ale è classe 1974, ed è difficile immaginarlo in campo per 45-50 partite, quelle che la Juve spera di giocare, andando avanti in Europa League e Coppa Italia. E allora, ceduto Giovinco in prestito al Parma, diventa fondamentale un alter ego di Ale. E il fatto che Diego abbia così tanto mercato fa capire - se ce ne fosse bisogno -, che in Germania, dove l'hanno visto al meglio, ha dimostrato di avere qualità importanti, soprattutto in rifinitura, esattamente quello che ordina il dottore in casa Juve. Perchè Delneri il secondo attaccante, di recente, l'ha fatto fare a giocatori di estro come Doni e Cassano, magari non dei goleador in assoluto, ma capaci di migliorare la manovra di squadra, fondamentale in assenza di un regista classico. E allora Diego può essere l'uomo giusto, a patto che presenti in campo la copia a colori di quella sbiadita mostrata lo scorso anno (alla prima stagione, però nel campionato italiano, che richiede sempre un bel "rodaggio", e capitato in una squadra senza certezze, come dimostrato dal piazzamento finale). Per questo che Diego non parte. Almeno per ora.