MAROTTA integrale: "Caso Gegic? Profonda amarezza. Situazione Conte kafkiana. Lite Bonucci-Marchisio? Pure fantasie. Quagliarella multato, non tolleriamo certi comportamenti. Scudetto? Discorso aperto. Non vedo problema gol. A gennaio..."

Il dg: "La giustizia sportiva va riformata. Polemiche con Inter e Fiorentina? Piacevoli se c'è rispetto. Sul mercato abbiamo l'obbligo di migliorarci qualitativamente, ma non abbiamo falle da coprire. Champions? Ci sono ancora metri da percorrere"
28.11.2012 09:55 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
MAROTTA integrale: "Caso Gegic? Profonda amarezza. Situazione Conte kafkiana. Lite Bonucci-Marchisio? Pure fantasie. Quagliarella multato, non tolleriamo certi comportamenti. Scudetto? Discorso aperto. Non vedo problema gol. A gennaio..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'amministratore e delegato della Juventus, Giuseppe Marotta, è intervenuto in diretta a SkyTg24. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente le sue dichiarazioni:

Buongiorno Marotta, io comincerei dalle parole del presidente Petrucci. Ha detto: "Sono felice di questo rinnovato fair play che è tornato tra la Juventus e il Milan".
"Buongiorno a tutti. Diciamo che sa sempre, dal punto di vista societario, ci sono stati e ci saranno buoni rapporti tra il Milan e la Juventus. Chiaramente una cosa diversa è la competitività sul campo. E' evidente che poi sul campo entrambe vogliono vincere, ma ci sono degli obiettivi comuni, obiettivi di politica sportiva, che ci portano assieme ad identificare una strategia vincente".

Petrucci ha evocato spesso il tavolo della pace. Questo fair play si può auspicare in futuro anche con Inter e Fiorentina, viste le ultime polemiche?
"Io direi che queste dinamiche dialettiche fanno parte della storia del calcio. Se i contenuti sono di rispetto, sono anche cose piacevoli sotto un certo punto di vista. Tutto sommato nessuno è trasceso. Noi cerchiamo di rivendicare i nostri diritti, loro altrettanto, quindi è un fair play che forse, come definizione è esagerato, perchè al di là di schermaglie dialettiche, ma che da sempre si sono registrate nel mondo del calcio, non si è andati. Quindi credo che tutto sommato sia riconducibile a questo".

Voi nell'ultimo periodo siete un esempio non solo in Italia, ma anche in Europa: lo stadio nuovo, campagne acquisti intelligenti, mirate e non molto costose. Cosa sta succedendo adesso alla Juventus? Può succedere che abbia la sindrome della prima della classe - quattro punti nelle ultime quattro partite - oppure è un calo fisiologico?
"Secondo me l'analisi va un po' allargata, partendo dal campionato scorso, un campionato che comunque noi abbiamo condotto con grande caparbietà, per risultare poi al termine dello stesso vincenti. Quindi da lì abbiamo continuato una scia positiva, nel senso che ancora oggi siamo in testa alla classifica. E' chiaro che abbiamo degli avversari agguerriti perchè non possiamo non riconoscere il valore delle squadre che ci affiancano, che sono sotto di noi in classifica. Sono squadre ben attrezzate, come lo siamo noi, quindi è chiaro che il discorso Scudetto è molto aperto. Noi chiaramente abbiamo l'obbligo di crederci e di cercare di vincere, perchè questa è la storia della Juventus: il dna della Juventus dice che quando partecipa ad una competizione, la Juventus deve sempre cercare di vincere. Però è altrettanto vero che il rispetto per gli avversari c'è, perchè questi avversari sono tutte squadre ben dotate dal punto di vista tecnico".

E' rispuntato anche il Napoli. Cavani ha detto che la sua squadra può lottare per lo Scudetto. Poi si fanno sotto anche l'Inter, la Fiorentina e la Lazio. Chi è l'anti-Juventus secondo lei?
"Mah...io non so se si deve parlare di anti-Juventus: come ho detto prima ci sono delle squadre.... il Napoli, che in questo momento è secondo in classifica, è una squadra che dobbiamo considerare molto ben attrezzata, una squadra costruita nel tempo, con investimenti anche mirati, con un allenatore che è lì da qualche anno, e che ha e deve avere un ruolo da protagonista, perchè evidentemente anche qua c'è il blasone di una società, c'è una storia, c'è una strategia che ha messo a disposizione dell'allenatore dei giocatori importanti e quindi io credo che il Napoli abbia il diritto di essere considerata una pretendente al titolo".

In molti, anche all'estero, hanno definito il nostro campionato di livello inferiore rispetto agli altri grandi campionati continentali. Ma nelle ultime giornate il nostro campionato sta dimostrando invece di essere un campionato degno, una buona competizione. E' d'accordo?
"Se facciamo il paragone con le prime giornate, probabilmente nelle ultime giornate si è visto un livello di qualità maggiore. Se lo mettiamo a paragone con le ultime stagioni sportive, io credo che il livello di qualità si sia abbassato. La dimostrazione è che in uno scenario più ampio come è quello europeo, il nostro ranking ci porta ad avere tre sole squadre in Champions League, invece delle quattro che storicamente aveva diritto ad avere l'Italia. Un campionato che vede i giocatori migliori, in alcune circostanze, andare all'estero. Questo è un fatto sicuramente involutivo rispetto al recente passato, che ci deve far riflettere. Ma io credo che tutto questo sia collegabile ad una situazione economica, non solo in generale, ma in particolare del mondo del calcio, che assolutamente è di grande difficoltà".

Conte è sempre coinvolto in polemiche che lo legano alle vicende del calcioscommesse. Il latitante Gegic ha detto: "Io Conte non l'ho mai conosciuto, mai sentito. Mi hanno promesso dei soldi per un'intervista e non l'ho voluta fare". Un solo commento per la vicenda Gegic-Conte...
"Una vicenda di profonda amarezza, perchè Conte già a patito tantissimo l'essere coinvolto in una vicenda che nulla a che fare con la sua morale, con il suo modo di essere allenatore e di essere professionista. Un conto è parlare di calcioscommesse, un conto è parlare di Conte che viene condannato, tra virgolette, per omessa denuncia riconducibile solo ed esclusivamente ad una vicenda calcistica. Omessa denuncia che tradotta in testo dialettico, significherebbe 'poteva non sapere che eventualmente i suoi giocatori si sarebbero accordati con quelli della squadra avversaria'. E' una situazione veramente kafkiana, nel senso che il mondo del calcio è contraddistinto nella storia da situazioni più clamorose di quella di Conte. Conte è assolutamente al di sopra di ogni situazione e ha pagato con questa condanna in un processo, in un procedimento, come sapete, dove la parte delle difese hanno avuto un ruolo principali, ma ci si è dovuti assolutamente sottomettere a delle dichiarazioni fatte da un presunto pentito, che è stato l'elemento cardine dell'accusa. Quindi questo significa in sostanza che questa giustizia deve essere rivista, deve essere riformata, affinchè alla difesa venga dato il giusto merito, il giusto spazio, perchè si possa difendere anche da attacchi pretestuosi come quello di questo ex calciatore".

Tuffiamoci nel derby. Occorre una riscossa immediata dopo la sconfitta con il Milan, dove si sono notati anche alcuni nervosismi. Come mai? Colpa dello stress della Champions League? Quagliarella che esce...poi è stato anche multato. Si è parlato di uno scambio di accuse tra Marchisio e Bonucci....
"No, devo dire che di nervosismo assolutamente non se ne può parlare, perchè non è successo assolutamente nulla tra Marchisio e Bonucci: proprio sono...fantasie pure. per quanto riguarda Quagliarella, abbiamo adottato un provvedimento di multa; una multa che è stata inflitta dopo un colloquio molto sereno che abbiamo avuto con lui, perchè noi siamo molto rigidi e non tolleriamo certe situazioni, certi comportamenti anche estetici, diciamo così. Perchè televisivamente si è visto quello, poi non ci sono stati epiteti o insulti nei confronti degli allenatori, di conseguenza il nervosismo è riconducibile alla rabbia che un giocatore ha - come tanti altri - quando viene sostituito in una partita che vede la propria squadra sotto di un gol. Quindi obiettivamente c'era la voglia, la volontà di poter partecipare in quei restanti minuti per ricondurre la propria squadra quantomeno alla parità. Niente di più. La rabbia è stata smaltita immediatamente dopo, però noi che abbiamo dalla nostra una rigidità di quello che è l'aspetto disciplinare, abbiamo inflitto questa multa".

A gennaio che fa la Juventus? I tifosi si chiedono se arrivera questo benedetto top player in attacco. Si fa il nome di Llorente...
"Ma devo dire che anche qua le statistiche aiutano a fare delle riflessioni un attimino più obiettive. Dal punto di vista realizzativo la Juventus, sia nello scorso campionato che in questo campionato, è ancora in testa per quanto riguarda i gol realizzati: sono ben 94, 68 l'anno scorso e 24 quest'anno. Quindi siamo una squadra che non ha difficoltà a realizzare. In un'analisi ancora più approfondita dobbiamo notare come in gol ci vadano tanti giocatori. Siamo una squadra che ha mandato in gol più giocatori, sono esattamente dodici. Questo come va letto? Va letto come un atteggiamento tattico, come l'atteggiamento di Conte che predilige l'inserimento dei centrocampisti, dei difensori, e che quindi permette anche ad altri giocatori, non solo agli attaccanti di andare in gol. Quindi ribadisco come noi siamo in questo momento, dopo la Roma, l'attacco più prolifico, anche se poi bisogna fare i conti anche con i gol subiti e noi siamo la difesa meno battuta con dieci gol. E l'anno scorso abbiamo avuto nettamente la miglior differenza reti. Quindi, io non vedo il problema del gol, questo assolutamente non esiste. Chiaro che noi abbiamo l'obbligo comunque di migliorarci dal punto di vista qualitativo, ma non abbiamo l'esigenza di andare sul mercato di gennaio con delle falle da tappare".

Siamo in chiusura Marotta. L'ultima domanda è legata alla Champions League. C'è lo Shakhtar Donetsk senza Luiz Adriano. Siete preoccupati?
"La Champions sicuramente è una competizione importante, che ci porta ad assaporare un clima che la Juventus ha vissuto per tantissimi anni. E' chiaro che da parte nostra c'è la volontà, la voglia, di superare il turno. Siamo quasi vicini, vediamo lo striscione del traguardo, però evidentemente ci sono ancora metri da percorrere e quindi dobbiamo farlo col massimo impegno per arrivare davanti agli altri, pur sapendo che siamo una squadra ben quadrata per arrivare a questo obiettivo".(redazione tuttojuve.com)


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