Diego Anelli (Sampdorianews.net): "Marotta ha ricostruito la Samp, altro che dirigente provinciale. Gli juventini se lo tengano stretto"

15.09.2012 10:00 di  Andrea Antonio Colazingari  Twitter:    vedi letture
Diego Anelli (Sampdorianews.net): "Marotta ha ricostruito la Samp, altro che dirigente provinciale. Gli juventini se lo tengano stretto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Diego Anelli, direttore di "Sampdorianews.net", ha risposto ad alcuni nostri quesiti riguardanti i rapporti di mercato tra la Juventus ed il club ligure. Argomento caldo, la polemica Marotta-Sensibile.

Polemica Marotta-Sensibile: davvero così complicato "fare affari" con la Juventus?

“Nel calcio moderno credo non sia facile fare affari con nessuno, circola poco contante, tutte le squadre sono impegnate nella ricerca di giovani talenti nei mercati più lontani e nell’opera di sfoltimento delle rose collocando altrove i giocatori in esubero. Nel caso specifico soltanto i diretti interessati possono conoscere con esattezza i dettagli delle trattative, abbiamo letto opinioni assai differenti, probabilmente, come spesso accade non soltanto nel calcio, la versione più veritiera possibile sta nel mezzo”.

Quale sarà il futuro di Andrea Poli?

“Questa sarà una stagione cruciale per il futuro di Andrea Poli. Dopo le prime partite da professionista a Treviso e l’ottima stagione disputata tra i cadetti con la casacca del Sassuolo, sembrava essere prossimo alla definitiva consacrazione. L’annata che coincise con il quarto posto della Sampdoria targata Delneri aveva visto il giovane centrocampista conquistare un posto tra 11 titolari, arrivare alla grande ribalta, ricevere le attenzioni e i complimenti di allenatori di primissimo livello come Josè Mourinho. Una crescita costante e imponente, interrotta però poi bruscamente quando sembrava mancare pochissimo al decisivo salto di qualità. La maledetta stagione della retrocessione blucerchiata vide anche Andrea Poli rendere ben al di sotto delle aspettative e l’ultima annata, vissuta all’Inter, l’ha visto piuttosto ai margini del progetto tecnico, anche a causa di diversi problemi fisici. Nel caso in cui quest’anno tornasse ai livelli della Samp di Delneri, si trattrebbe di un ottimo investimento per le “big”, Cesare Prandelli lo sta tenendo seriamente in considerazione in ottica Nazionale, ha tutti i mezzi, i tempi e i margini per tornare un uomo mercato, purchè stia fisicamente in forma, altrimenti le sue prospettive potrebbero anche ridimensionarsi. In ogni caso per diventare un centrocampista completo ha un’unica lacuna sulla quale lavorare: la conclusione da fuori, un aspetto assolutamente da migliorare per poterlo definire un centrocampista completo”.

Marotta sembra ad un passo dal rinnovo con la Juventus. Altri tre anni da direttore generale ma non tutti i tifosi juventini sono "soddisfatti" del suo operato. Gli contestano un dimensione provinciale che stonerebbe con il passato e gli obiettivi della Juventus. Il famoso top player mai arrivato e qualche acquisto discutibile sono le argomentazioni più usate al riguardo...

“La prima stagione di Beppe Marotta si concluse con un fallimento in campionato, anche a causa di scelte di mercato rivelatesi sul campo assai deludenti, anche se in estate molti addetti ai lavori le avevano decantate. L’annata successiva l’ex Ad blucerchiato ha fatto ricredere scettici e detrattori, portando a compimento un lavoro straordinario, nel quale la scelta ricaduta su mister Conte, l’acquisto di Andrea Pirlo a parametro zero da una diretta concorrente, la rinascita di Barzagli, arrivato low cost nei mesi precedenti, le operazioni Vidal e Vucinic hanno fatto la differenza. Sinceramente chi gli attribuirebbe una “dimensione provinciale” non sembra capire molto né di calcio (Marotta rappresenta uno dei migliori Dirigenti in circolazione che il calcio italiano possa aver offerto negli ultimi decenni) né di geografia. La Sampdoria non ha nulla a che vedere con una dimensione provinciale, essendo una delle compagini più blasonate del nostro calcio. Marotta ha attirato le attenzioni della “Vecchia Signora” con lo splendido lavoro iniziato nel 2002 e terminato nel 2010, portando la Sampdoria dalla quasi serie C1 ai preliminari di Champions, realizzando operazioni formidabili pur dovendo rispettare rigidi parametri di budget (le operazioni Cassano, Pazzini, Palombo, Quagliarella, Maggio, Poli per citare soltanto alcuni esempi) e svolgendo uno straordinario lavoro di rinascita del settore giovanile; l rendimento attuale dei vari Obiang, Poli, Rossini, Krsticic e Soriano rappresentano l’inevitabile conseguenza. Ovviamente soltanto chi lavora, può sbagliare e anche Marotta può aver compiuto degli errori, ma, se fossi un tifoso juventino, me lo terrei ben stretto. Il top player non sarà arrivato, ma il mercato estivo ha incrementato il gap tra i bianconeri e le dirette rivali. A gennaio si potrebbero anche realizzare operazioni non concluse in estate”.

Ciro Ferrara di nuovo alla guida di un club dopo la poco positiva parentesi juventina: come giudichi il suo lavoro fino ad oggi?

“La mancata conferma di Iachini, il principale artefice della miracolosa promozione in serie A, e il mancato ingaggio di Benitez avevano creato perplessità, illusioni e interrogativi. La scelta di Ferrara non deve assolutamente essere vista come un ripiego, tutt’altro, anche se in molti tifosi e addetti ai lavori si pensava ad un tecnico con caratteristiche diverse. Oltre ad essere stato un grandissimo campione in campo, Ciro Ferrara si è contraddistinto per l’ottimo lavoro svolto con l’Under 21, ha dimostrato di lavorare benissimo con i giovani, portandoli ad una crescita costante in termini di rendimento e mentalità vincente. È vero, con la Juventus ha fallito, ma si trattava della primissima esperienza da tecnico, ha dovuto fare i conti con la mancanza della tanto preziosa “gavetta” e con un complesso tecnico e ambientale non dei migliori, viste le contestazioni della tifoseria e un organico sulla carta ottimale, ma sul campo deficitario per gli obiettivi d’alta classifica. Finora sta dando un gioco, un’anima e un’identità precisa alla Sampdoria, l’inizio è stato ottimo, l’inaspettata eliminazione contro la Juve Stabia in Coppa Italia è stata subito dimenticata dalle due vittorie in campionato e dalla prestigiosa conquista del “Trofeo Gamper” al Camp Nou contro i giovani del Barcellona. È ancora presto per fare bilanci, saranno il campo e il tempo a valutare il suo lavoro, ma sicuramente finora ha sorpreso tutti in positivo e le premesse per raggiungere la salvezza con largo anticipo ci sono tutte”.