SOTTOBOSCO - Un brodo dopo la mareggiata di Napoli. Le magagne restano. Sarri rifletta e si faccia una domanda. La favoletta su Bernardeschi. Commisso si è perso un terzo rigore, ora si faccia sentire da Aia, Lega e FIGC

03.02.2020 11:05 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Un brodo dopo la mareggiata di Napoli. Le magagne restano. Sarri rifletta e si faccia una domanda. La favoletta su Bernardeschi. Commisso si è perso un terzo rigore, ora si faccia sentire da Aia, Lega e FIGC

Non è che l'Inter giochi un gran calcio, Ma trova i rimpalli giusti per portare a casa una gara complicata come quella di Udine. E vincere i giusti rimpalli è un merito. L'Inter non molla. E   questa è certamente a inizio febbraio una notizia. 

La Lazio stravince contro la Spal. Ma soprattutto, a differenza di Juve e Inter, gioca bene. In settimana recupererà (finalmente) la gara contro il Verona. Ma sarà l'unica volta da qui a fine stagione nella quale giocherà ogni tre giorni. La Lazio è fuori dalla Coppa Italia ed è fuori dall'Europa. Ha un solo obiettivo: il campionato. E due volte su due Inzaghi ha stracciato Sarri.  

Un brodo. Con la sentenza Cr7 (non una gran gara, peraltro, la sua) e il primo gol (in casa) di De Ligt. Un risultato rotondo che peraltro non fotografa l'andamento della partita. Fiorentina a lungo dentro al match: tre gol di scarto sono eccessivi . Un brodo dopo la mareggiata di Napoli. Ma il risultato non deve mettere in secondo piano le magagne che la Juventus continua  a presentare .

Prima di riflettere sulla gara e sulle difficoltà che il Sarri ball continua ad evidenziare, una  considerazione sul post gara segnato dalle veementi  dichiarazioni di Commisso.

Niente di nuovo. Eppure ci sono arbitri, assistenti, varisti e assistenti dei varisti, mille telecamere in azione: ancora non basta.

 Commisso invece di accusare, si faccia sentire all'Aia, in Lega e in Federazione. Quelle sono le sedi deputate per cercare di cambiare un protocollo Var a volte surreale. E si riveda la gara, Commisso: ce n'era un terzo di rigore per la Juventus, prima dei due concessi. Non sanzionato ma più clamoroso degli altri due. 

Vengo alla partita. Brutta Juventus nella prima frazione. Meglio nella seconda, ma neppure tanto. Non so quale gara abbia visto Maurizio Sarri: si prenda i tre punti e rifletta. Possibilmente   provveda . E la smetta, con l'esaltazione del possesso palla . Il possesso palla non puoi metterlo in bacheca.

Pillola numero uno: se non segna Ronaldo, la Juventus, raramente segna.

Pillola numero due:  Pjanic, “alzatosi“ a fare il trequartista, stante il pressing della Fiorentina, si è rivelato positivo. Chi aveva proposto Pjanic trequartista? Già. 

Pillola numero tre: chiunque incontra la Juve, fa contro-pressing. Nessuno la teme. E nonostante sia prima in classifica, quanti la incontrano spiegano che “la possono battere“ . Trovano più rispetto (attualmente ), l'Inter e la Lazio, rispetto alla Juve. Maurizio Sarri si chieda il perché. 

Pillola numero quattro: sarà anche angosciato, Sarri, al pensiero di lasciar fuori Dybala. Ma sul campo davvero non si direbbe.

Pillola numero cinque: a sei dalla fine è entrato Bernardeschi. A fare il trequartista. Quindi la favoletta narrata da Sarri sul Bernardeschi futura mezz'ala è una storiella da “mille e una notte“

Pillola numero sei: cercare un uomo chiamato Ramsey. Attualmente desaparecido.

Pillola numero sette: che la Dea istilli ragionevolezza a Sarri, ormai non ci spero più. A lui questa Juve, piace. A me no. Ma io ho visto “altre“ Juventus in passato. Sarri solo la “sua“ . E poi io alla tele ho osservato certamente una gara diversa da quella dell'Allianz. La colpa è mia. Che non ho ancora provveduto a cambiare gestore e televisore.