SOTTOBOSCO - La Juve ha capito poco di Ronaldo. Tre problemi da risolvere. Dybala può diventare un caso, ma c'è una soluzione (tattica). Allegri, il 10 e l'equilibrio: un chiaro controsenso. Messaggio alla difesa. Il valore di MS (€)

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
26.08.2018 00:43 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - La Juve ha capito poco di Ronaldo. Tre problemi da risolvere. Dybala può diventare un caso, ma c'è una soluzione (tattica). Allegri, il 10 e l'equilibrio: un chiaro controsenso.  Messaggio alla difesa.  Il valore di MS (€)
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

Ritorno al passato. Nel senso della marcatura ad uomo. C'è Cristiano Ronaldo? Consegna   semplice: seguirlo anche nella toilette. Non vedevo una marcatura tanto “questurina“ dagli anni Settanta. Ma è il prezzo che Cristiano Ronaldo dovrà abituarsi a pagare in un campionato dove lui è atterrato come un alieno e dove tutti daranno contro di lui il cento per cento pur di non farlo andare in gol. Per poterlo raccontare ai nipotini.

Il fatto è che la Juventus, finora, ha capito poco di Ronaldo. Molto meno di quanto Ronaldo non abbia capito della Juve . A parte Bernardeschi non ce n'è uno che abbia compreso il suo modo di muoversi, di smarcarsi, di fare l'elastico. Ci vorrà tempo, ma a pelle la Juve non ha un partner che si sposi al meglio con Ronaldo. Neppure Mandzukic lo è. Il croato sa fare molte cose utili (gol compreso), ma i movimenti di un Benzema non si inventano con l'allenamento.

Mettiamoci la bravura di Inzaghi: una sola volta la Lazio ha lasciato la fascia sinistra prediletta a Ronaldo. L'atteso gol del fenomeno portoghese non c'è stato. Anche lui sta prendendo le misure al calcio italiano. Non è il gol che non è ancora arrivato che deve preoccupare la Juventus. Le preoccupazioni di Allegri devono essere relative al gioco che inevitabilmente in questa fase della stagione, con tanti nuovi elementi, latita. Va a sprazzi, per ora, legato a colpi individuali . 

Due gol alla Lazio, una eurorete di Pjanic, punteggio pieno in classifica. Va bene così in prospettiva. Bonucci (fischiato inizialmente quanto il convitato di pietra  Marchisio era stato applaudito) ha disputato una gara onesta, senza squilli ma senza errori. Non così la prima mezz'ora di Pjanic, non così il sabato terrificante di Alex Sandro. La Lazio non è andata a segno, ma non infrequentemente ha messo paura alla difesa di Allegri. Che al momento “balla“. Pur non avendo subito gol, ha ballato in più di un'occasione .

Ci sono situazioni da risolvere : non so quanto rapidamente Allegri potrà farlo. Oggi si muove la Juve dell'anno scorso : bruttina, sempre un poco “ sporca “, a strappi nel pressing, cinica il giusto e vincente. Può bastare? Oggi basta. Domani potrebbe non bastare.

Gran Matuidi. Gran primo tempo di Bernardeschi. Bene in corsia Cancelo, ma ancora carente nella “lettura“ tattica. Se Khedira si ritrova con il suo terzino (Cancelo) quasi sempre cinque metri  metri oltre la linea mediana, qualche cosa non funziona. Qualche cosa Cancelo non ha capito . Khedira si muove in modo compassato, ma tatticamente è un genio. Sono entrati con buona gamba Douglas Costa, Can e in ultimo Bentancur. E il guardiano polacco, chiamato in causa, ha fatto il suo nell'unica vera occasione nella quale è stato sollecitato. Messaggio alla difes: lavorare sulle palle inattive avversarie. Con la Lazio è andata bene, ma Wallace poteva fare molto male.

Sono rimasti in panca i cambi della difesa, assieme a Cuadrado e a Dybala.

Ora vorrei fossero evitati i luoghi comuni e le frasi di circostanza. Tipo: la stagione è lunga. Ci sarà posto per tutti. Allegri sa come ruotare i giocatori. La panchina fa bene e simili .

Poche società al mondo terrebbero in panchina Dybala per l'intera partita. Anche perché per ammissione dello stesso Allegri “senza Dybala, il gioco tra le linee fatica a  ripartire“. Dybala ha pregi e limiti conosciuti. Ma certamente è uno che sa innescare i compagni e sa soprattutto mettersi in proprio con qualità balistiche fuori dal comune .

Io non butterò la polvere sotto al tappeto. Può essere un episodio , considerato che Allegri aveva visto la Juve “ballare“ a Verona contro il modesto Chievo. E contro una  squadra fisica e organizzata come la Lazio ha preferito coprirsi con un centrocampo a tre. Ma che il duplice esperimento (Bernardeschi interno e Dybala alla Isco) vada tentato (certamente con giudizio e senza fretta ) è fuor di discussione. Dybala dovesse restare ancora in panca diventerebbe un caso. E per come la vedo io, tanto sarebbe valso allora, in sede di mercato, continuare a puntare su giocatore più anziano ma certamente adatto a fare la spalla di Ronaldo come Higuain, vendendo il giovane fenomeno. Dybala che non gioca diventerebbe un vulnus . Allegri ha le sue buone ragioni. Ma il controsenso rimane: per dare equilibrio sei costretto a rinunciare al tuo giocatore con il più alto tasso di qualità (e di gol) dopo Ronaldo.

Allegri è pagato per operare scelte. Uno che vince quattro scudetti di fila sa quello che deve fare. Ma immagino che anche Allegri sia consapevole che i principali problemi da risolvere sono tre. Primo: migliorare il gioco che inevitabilmente sta in questo periodo dell'anno andando a singhiozzo. Secondo: affinare l'intesa con Ronaldo. Oggi il portoghese parla un altro linguaggio. Più che di tecnica si tratta di filosofia e di atteggiamento. Serve migliorare il palleggio, serve giocare la palla senza frenesia ma con una maggiore velocità di esecuzione. Troppi giocatori alla Juve “ponzano“ adagiati su un andamento lento che è uno dei difetti del calcio italiano. Che non a caso fuori dal Bel Paese, va in sofferenza. Terzo: trovare un ruolo a Dybala. Mio modesto pensiero: nessun ruolo. Uno come Dybala rende al massimo inseguendo il suo estro. Allegri è un allenatore che ha difficoltà a concedere “estro“ ai suoi giocatori. Il suo mantra è l'equilibrio tra i reparti. E' il mantra che lo ha portato lontano e ad essere così vincente. Ma per l'Europa, soprattutto, la Juventus dovrà cambiare pelle. Si scrive Ronaldo, si legge Tinozza dalle Grandi Orecchie. Per portarla a Torino serviranno qualità e fortuna. Ma sapete come funziona con la Dea: se ti tieni un Dybala in panca, capace che la Divinità, si giri dall'altra parte. Chiudo con un pensiero - ne sono consapevole-  al peperoncino:  Milinkovic Savic? Quello visto all'Allianz non può valere più di 40 milioni. Quello visto all'Allianz.