SOTTOBOSCO - Da GV9 a CR7, 24 anni dopo. Juve stanca per 10/11. Allegri ha 4 problemi da risolvere. "Scandalo" rigore: bianconeri sferzati da vento ostile. Paratici anticipa l'assalto a Pogba e per giugno ha due priorità. Occhio al Napoli...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
28.10.2018 00:35 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Da GV9 a CR7, 24 anni dopo. Juve stanca per 10/11. Allegri ha 4 problemi da risolvere. "Scandalo" rigore: bianconeri sferzati da vento ostile. Paratici anticipa l'assalto a Pogba e per giugno ha due priorità. Occhio al Napoli...

Si può criticare una squadra che dall'inizio della stagione, escludendo un pareggio frutto di un gol fantozziano, le ha vinte tutte, in Italia e in Europa? Il calcio vive di presente, bello per quanto è illogico ed inesatto.

La Juventus che ad Empoli ha mostrato stanchezza nei muscoli e nella testa, dopo la meravigliosa prova di Manchester, può aver stupito solo chi vive il calcio come un reality. Chi non conosce i meccanismi che governano uno spogliatoio. Dopo un big match, meglio un altro match contro una blasonata piuttosto che un campo di provincia che trasuda agonismo e capacità di andare oltre gli abituali limiti .

L' Empoli per un tempo sembra la Juventus, Acquah fa giocate che neppure il miglior Steven Gerrard. E Caputo indossa i panni di Cr7, facendo un gol alla Cr7.

 Poi entra in ballo l'autentico Cr7: una doppietta che blinda, pur con visibili sofferenze, il risultato.

 Dopo il rigore che vale il pari, Ronaldo mi ha rammentato il Vialli che rimonta la Fiorentina dilagante a Torino. 

 Come Gianlucaccio, anche Ronaldo, va a prendere il pallone nella porta avversaria, se lo mette sotto al braccio, invitando i compagni a crederci.  Perché lui vuole vincere : soprattutto lui sa come si fa.

 A Madrid Ronaldo era la stella più brillante. Ma nella Juve, in breve, è diventato il “capo“. Si vede dalla deferenza con  la quale i compagni lo approcciano.

 Ronaldo è un uomo in missione. Più forte di chi lo accusa di immondi, trascorsi comportamenti. Più forte di chi lo sogna all'ergastolo. Più forte di chi più che per le prodezze sul campo, lo segnala per nefandezze fiscali.

 Ronaldo è una macchina da gol con una mostruosa capacità aerobica, allenata quotidianamente con monacale rigore. E con una forza mentale che solo gli uomini speciali sanno dimostrare .

La Juventus ad Empoli era stanca per dieci undicesimi. Tutti, tranne il numero 7. Che finora le ha giocate tutte. Eppure ad Empoli era visibilmente il più fresco di tutti.

Allegri, peraltro, è chiamato a gestire alcuni problemi .

Il primo: la rotazione a centrocampo, dove Khedira è ancora ai box e dove Can, prima di pensare al recupero agonistico è chiamato a pensare (auguri) al recupero della salute. Arrivano segnali da Manchester sempre più frequenti su un possibile ritorno di Pogba a Torino, addirittura già a gennaio. In effetti le strategie di Paratici vanno nella seguente direzione: Pogba subito. Risultasse impraticabile il suo ritorno un altro centrocampista arriverà. De Ligt e Tonali sono gli altri possibili affari previsti per giugno. Sono le priorità. Ogni altra, eventuale opzione, avrà il vestito dell'opportunità.

Il secondo: capire cosa far diventare Bernardeschi. Questa continua oscillazione nei ruoli a mio parere non gli giova.

Il terzo: c'è una Juve con Cancelo e Chiellini in difesa. E una senza di loro. Ad Empoli non c'erano e si è visto.

 Il quarto, forse il più complicato: isolare la squadra dal vento ostile che spira sempre più violento.

A me non piace parlare di complotti. Non ci sono: c'è la realtà. E la realtà è tangibile . La realtà è  costantemente “ scandalosa “ .

L'ultimo scandalo è il penalty (in una stagione finora avara per tutti in tema di rigori assegnati) concesso alla Juve per fallo su Dybala.

 “Ingenuo“ da parte del giocatore dell'Empoli (ergo l'ingenuità non va punita?) .

“Generoso“ quando il giudizio è sobrio. “Vergognoso, perché Dybala si lascia cadere“ quando il giudizio sobrio non è.

 Mettetevi, voi grandi direttori, grandi opinionisti, grandi tecnici, grandi ex arbitri, d'accordo una volta per tutte.

O accettiamo il nuovo corso degli arbitri. O accettiamo la tecnologia e i relativi protocolli. O accettiamo valutazioni e inevitabili errori. Oppure chiediamo un ritorno al passato: niente Var, niente assistenti. Due guardalinee e un arbitro. E libertà di dar loro dei “cornuti“ senza sanzioni da parte della Procura Federale. Come accadeva una volta . Almeno così le polemiche avranno un senso. Oggi sono stucchevoli. Imparate, impariamo a rispettarli gli arbitri, anche quando sbagliano. Soprattutto quando sbagliano: faranno un lavoro migliore. Poi se sbagliano a raffica vadano avviati  a un altro mestiere. Come capita in tutti i lavori.

Le polemiche farisee (viva la tecnologia, ma …) risultano ipocrite esercitazioni.

Piuttosto, passando ad argomenti seri: mi ha impressionato il Napoli a Parigi. Ha qualità e solidità. Ha un Insigne in grande spolvero. Ha la capacità di “normalizzare“ di Ancelotti. Ha una società sana, con un presidente forse eccessivamente “barocco“, ma dalle idee chiare: sul calcio in generale e sul Napoli. Ha il favore entusiasta del suo “popolo“ e quello dei media che ne apprezzano il gioco, meno spettacolare rispetto alle stagioni di Sarri, ma certamente più pragmatico e redditizio.

La Roma al San Paolo sarà un test probante. Credo molto alla competitività del Napoli. Che ha la fame di chi non è mai riuscito, finora, ad arrivare al dessert.  Ma che prima o dopo la torta è destinato, a mio parere, a gustarla .