L'IMBOSCATA - Caro presidente, questa volta ha sbagliato. Italia non pronta alla sua idea di calcio, il livello del suo Palazzo è da terzo mondo. Un decreto che accontenta l'Inter, ma è un campionato chiaramente falsato

06.03.2020 00:15 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Caro presidente, questa volta ha sbagliato. Italia non pronta alla sua idea di calcio, il livello del suo Palazzo è da terzo mondo. Un decreto che accontenta l'Inter, ma è un campionato chiaramente falsato

Gentile presidente Andrea Agnelli,

 dissento. Non concordo con quanto da lei espresso in sede di F Business of Football Summit a proposito della partecipazione alla Champions dell'Atalanta. Ha fatto un esempio sbagliato.

La sua idea di Nba calcistica sarà probabilmente il futuro. Ma l'Italia non è pronta: il livello del suo Palazzo è da terzo mondo. Lo abbiamo constatato in questi giorni di grave emergenza sanitaria. 

Disputare le gare a porte chiuse è il minimo sindacale. Non ci sono garanzie che i calciatori non saranno toccati dal virus. Se accadrà (e dovremmo tutti pregare affinché non accada) non si potrà che sospendere il torneo.

Detto questo: che valore ha questo campionato? E' stato falsato nel momento in cui si è consentito ad alcuni club di giocare a porte aperte, intimando ad altri di farlo a porte chiuse. E che valore hanno Champions e Europa League con gare prima disputate con il pubblico e poi con i tifosi in quarantena?  

Ma neppure la più drammatica emergenza, deve consentire l'insulto. Il Palazzo può avere confezionato (come ha fatto) cose assurde. Ma se la linea della fermezza può essere aggirata in nome della ragion di stato, il calcio diventa una barzelletta di cattivo gusto. 

Non può passare in cavalleria quanto di maleodorante (e senza una presa di distanza da parte del club) ha prodotto certa tifoseria. Si dirà che un direttore di tg, la moglie di un ex calciatore ora dirigente, un senatore della repubblica, non sono dei tesserati. Ma sono conosciuti: fanno opinione. 

Mediaset per giorni ha definito “famigerata” , Juventus – Inter. Qualche ragione per affermarlo,  l'aveva . 

Le ragioni, viceversa, per le quali avevo scritto che al suo posto, signor presidente, mai avrei accettato una data di recupero del match gradita all'Inter, sono venute meno dopo le disposizioni del governo.

 Non sono venute meno quelle di un contrasto che le pie donne pudicamente definiscono “punzecchiature“.

 I motivi sono noti. E non c'è dessert o vin santo che li possa addolcire. Due rette parallele non possono convergere .

Possono, ognuna per proprio conto, fare cose commendevoli.

I 100.000 euro donati da Zhang al Sacco per la ricerca di un vaccino contro il Coronavirus. Le tonnellate di cibo che la Juventus ha recuperato (dopo la revoca della gara di Coppa Italia con il Milan), destinate a chi ha bisogno. 

Che Eupalla (spesso evocata da  Gioanbrerafucarlo) protegga il calcio italiano, gentile presidente Agnelli. Mai come in questo momento sembra averne bisogno.