L'IMBOSCATA - Pirlo ha rimesso la Juve in carreggiata, ma la strada in campionato resta in salita. Recupero con il Napoli a "babbo morto"? Ronaldo è una sentenza, ma è pronta un'altra vincente

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
05.02.2021 00:33 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA  - Pirlo ha rimesso la Juve in carreggiata, ma la strada in campionato resta in salita. Recupero con il Napoli a "babbo morto"? Ronaldo è una sentenza, ma è pronta un'altra vincente
© foto di Andrea Bosco

Bene, Juve. Un torneo è segnato anche da gare “sporche“ come quella vinta in Coppa Italia al Meazza contro l'Inter. L'importante era vincere. Per tanti motivi. Non ultimo quello di una rivalità mai sopita e  dai tifosi interisti rammentata con notturni manifesti e  cori fuori dallo stadio prima dell'inizio della gara. Un migliaio di anime (forse più, forse meno) in barba alle disposizioni vigenti anticovid. Ma sono ragazzi. Simili a quelli di tante altre tifoserie.

Ora per la Juventus arriverà la verifica da non fallire. Già al prossimo incrocio con la Roma.

Pirlo ha fatto molto per rimettere la squadra in carreggiata. Ha stretto i bulloni in difesa, tornata ad essere la meno battuta del campionato. Ha trovato, strada facendo, gol alternativi a quelli di Cr7,  “sentenza“ anche contro Conte Antonio.  Ma non basta. Potrebbe bastare per la Coppa Italia, sulla base del punteggio acquisito a Milano. Ma per il campionato la Juventus non dovrà più fallire. Se vince contro la Roma potrà riguadagnare il terzo posto. Ma Inter e soprattutto Milan sono ancora  lontane. La capolista guidata da Pioli, soprattutto.

La Juventus oggi dista sette punti dalla vetta. E' vero che ha una gara in meno, quella contro il Napoli da recuperare (quando?), ma prima dovrà vincerla. E il problema, con gli attuali chiari di luna è che il recupero possa andare in scena a maggio, a ”babbo morto“, con un  campionato già definito. Magari con un Napoli che potrebbe avere poco da perdere. Insomma in una situazione psicologica diversa, assai diversa da quella attuale. Ma non ci sono alternative. La Juve deve vincere, cercando di mantenere il distacco inalterato. Il Milan sta volando. E un passo falso potrebbe consegnare la Juve a distanze siderali ed oggettivamente non recuperabili. Vincere: per il morale. E per mettere pressione a chi sta davanti. Se la Juve non mollerà, allora forse qualche crepa nelle certezze delle avversarie (Milan ed Inter) la potremmo vedere.

La Juve sta bene, a parte gli eterni problemini (e sono buono) di Ramsey con i suoi muscoli di cristallo. A  breve recupererà Dybala. Il vero acquisto di gennaio. Dopo tanta sfortuna, un Dybala in palla può risultare l'arma vincente per ipotizzare un filotto. La Juventus gioca sempre per vincere. Oggi più che mai questo dovrà essere un imperativo. Salvo, dopo nove anni di vacche grasse, abdicare a favore di un'altra regina. Niente di grave, nel caso, intendiamoci. Grave no, fastidioso sì.