Ricordate quel giorno? LAZIO-JUVENTUS

La rivisitazione di alcune partite giocate dalla Juventus; storie di vittorie e di sconfitte per riassaporare e rivivere antiche emozioni
27.01.2019 10:25 di  Stefano Bedeschi   vedi letture
Ricordate quel giorno? LAZIO-JUVENTUS
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© foto di Federico Gaetano

28 novembre 1965 – Stadio Olimpico di Roma
LAZIO–JUVENTUS 0-1
Lazio: Cei; Zanetti e Vitali; Cerosi, Pagni e Dotti; Mari, Bartù, D’Amato, Governato e Ciccolo. Allenatore: Mannocci.
Juventus: Anzolin; Gori e Leoncini; Bercellino, Castano e Salvadore; Dell’Omodarme, Mazzia, Da Costa, Cinesinho e Menichelli. Allenatore: Heriberto Herrera.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Marcatore: Da Costa al 28’.


Unica squadra imbattuta del torneo (quattro vittorie e sei pareggi), la Juventus scende all’Olimpico per affrontare la Lazio. La accompagna una tradizione favorevole, ma la squadra di Heriberto Herrera si presenta rimaneggiata. Mancano due pedine fondamentali, entrambe infortunate, quali il centrocampista spagnolo Luis Del Sol, vero motore della squadra, e l’atteso centroavanti Vincenzo Traspedini, acquistato durante l’estate dal Varese, che all’esordio in campionato con la maglia bianconera aveva firmato la rete della vittoria sul Foggia.

I loro sostituti sono Bruno Mazzia, centrocampista classico di scuola bianconera, e il veterano Dino Da Costa, oriundo brasiliano, bomber di razza, già capocannoniere del campionato 1956-57 con ventidue reti, quando vestiva la maglia della Roma. Da Costa, che ha già trentaquattro anni, è alla terza stagione in bianconero. Nella prima, con Paulo Amaral in panchina, aveva giocato solo dodici partite, prevalentemente da centrocampista arretrato, segnando tre reti. Nella seconda, agli ordini di Heriberto Herrera, le sue presenze erano salite a trentuno (con sei reti) sostituendo ora Combin, ora Sivori. È un giocatore di grande talento ed esperienza, ancora affidabile nonostante l’età. Qualche settimana prima aveva segnato un goal nel 2-2 esterno con la Spal.

Già al primo minuto Da Costa, sul campo che l’aveva visto protagonista per tante stagioni, va in goal, ma Lo Bello, inspiegabilmente, annulla. Sotto la regia del brasiliano Cinesinho, acquistato dal Catania per sostituire Sivori, passato al Napoli dopo otto indimenticabili stagioni in bianconero, la Juventus è subito padrona del campo. Al 28’ Mazzia conclude una discesa con un tiro che probabilmente sarebbe facile preda di Cei. Sulla traiettoria c’è però Da Costa che, spalle rivolte alla porta, con una diabolica deviazione di tacco mette fuori causa il portiere laziale. Una rete geniale, inventata da un bomber di gran classe. Una rete decisiva, anche se nella ripresa la reazione della Lazio è veemente.

Nella squadra biancoceleste si fondono efficacemente le buoni doti tecniche di taluni elementi con l’elevata carica agonistica dell’intero complesso. La difesa bianconera, e in particolare il portiere Roberto Anzolin, è l’ammirata protagonista della fase finale della gara.