A DOMANDA RISPONDE - Xavier Jacobelli: "A Stoccolma c'è stato qualcosa di peggio della sconfitta, grave responsabilità di Ventura. Bastava custodire eredità Conte. Stasera scelga l'Italia migliore. Verratti da accantonare"

13.11.2017 01:00 di Xavier Jacobelli Twitter:    vedi letture
A DOMANDA RISPONDE  - Xavier Jacobelli: "A Stoccolma c'è stato qualcosa di peggio della sconfitta, grave responsabilità di Ventura. Bastava custodire eredità Conte. Stasera scelga  l'Italia migliore. Verratti da accantonare"

Ogni lunedì la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport-Stadio.

Stasera a San Siro, l’Italia gioca la partita decisiva per andare ai mondiali. Dove ha sbagliato Ventura a Stoccolma e che che cosa non può sbagliare a Milano?

“In Svezia il ct ha sbagliato tutto ciò che poteva sbagliare. Certamente c’è stato un concorso di colpa della squadra, ma, al di là della sconfitta, c’è stato qualcosa di peggio di cui l’allenatore si deve assumere la responsabilità: il non gioco, la mancanza di personalità, l’assenza di schemi efficaci, l’incapacità di andare al tiro, l’inconcludenza della manovra contro una squadra di scarponi, che ha vinto grazie a un tiro deviato da De Rossi nella porta di Buffon,  tecnicamente la più scarsa dei playoff. Il che è ancora più grave, se si pensa che Ventura non si sia seduto l’altro ieri sulla panchina della Nazionale, ma sia arrivato alla seconda stagione consecutiva e gli sia stato prolungato il contratto sino al 2020, senza manco aspettare l’esito del girone eliminatorio a Russia 2018. Stasera, Ventura deve mandare in campo la formazione migliore. Punto. Dove, per formazione migliore s’intende la squadra costituita dai giocatori più in forma e che adotti lo schema più funzionale alle caratteristiche di chi manda in campo. Per esempio il 3-4-3 o il 4-3-3. Non si può mandare in tribuna El Shaarawy, in questo momento uno dei calciatori più in forma del campionato. Non si può tenere fuori Jorginho, centrocampista di alta qualità, da un centrocampo disperatamente bisognoso di qualità. Non sin può mandare in campo Insigne al posto di Verratti, costringendolo a giocare nel ruolo di Verratti. Non si può schierare una squadra abborracciata, senza uno straccio di idea. Non si può più. Così come, in settembre,  non si doveva giocare a Madrid, contro la Spagna, opponendole lo sciagurato 4-2-4, costringendo Insigne a fare il terzino, mandando in campo Spinazzola nonostante non avesse un minuto di gara ufficiale nelle gambe. Non si doveva insistere con un modulo che nessuna grande Nazionale adotta. Bastava custodire e valorizzare l’eredità dell’Italia di Conte, eliminata dall’Europeo 2016 soltanto dai calci di rigore e dalla Germania campione del mondo”.

 

A proposito di Verratti: che cosa pensa del nuovo flop del giocatotore del Psg?

“Penso che il tempo di Verratti in azzurro sia scaduto, tale e tanta è stata l’ennesima delusione procurata ai tifosi della Nazionale. Penso che, dopo non avere mai sfruttato nemmeno una delle occasioni offerte, Verratti debba essere accantonato dal Club Italia. Stasera non sarà disponibile perché squalificato: considerato come (non) sta giocando, questa è una buona notizia. Non basta gigioneggiare nel Psg di Neymar e Cavani, nel campionato meno difficile fra i cinque più importanti d’Europa. A venticinque anni o ci sei o non ci sei. Sinora, in Nazionale, Verratti non ha mai giocato una partita da otto. E nemmeno da sette, disputandone troppe da cinque o addirittura da quattro”.

 

- Scenario A: l’Italia elimina la Svezia, ribaltando la sconfitta di Solna e va ai mondiali. E poi?

“E poi, con il massimo rispetto per Ventura che era stato incaricato di centrare la qualificazione Russia 2018, lo ringrazierei per avere raggiunto l’obiettivo fra mille sofferenze. Tuttavia, stante la debolezza congenita della sua Nazionale, lancerei un sos ad Ancelotti, libero su piazza. Sarebbe uno straordinario ct”.

 

- Scenario B: la Svezia elimina l’Italia che, per la prima volta dal 1958, non partecipa alla fase finale di un campionato del mondo. E poi?

“E poi, così come fecero con dignità Abete e Prandelli in Brasile nel 2014, a dimettersi subito dovrebbero essere Tavecchio e Ventura. Quindi, senza un attimo di esitazione, telefonare ad Ancelotti. Naturalmente, l’auspicio è che si avveri lo scenario A.    

 

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