A DOMANDA RISPONDE - Un punto che vale tre. Allegri azzecca mossa Lemina e tattica per fare risultato a Napoli. Difesa straordinaria. Tre giocatori su tutti. Higuain più forte dei fischi. Azzurri, addio Scudetto. Roma ultimo ostacolo
Ogni lunedì la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport-Stadio.
Il pareggio del San Paolo è stato un risultato giusto?
“Sì. A Napoli si sono misurate due grandi squadre che hanno onorato la supersfida, televista in 200 Paesi. La Juve, dopo il grave infortunio di Piaça e pur in presenza delle precarie condizioni di Dybala (che aveva alle spalle dodici giorni senza allenamenti), Cuadrado (rientrato soltanto giovedì a Torino) e Mandzukic, ha dimostrato di essere capace di soffrire, legittimando una volta di più il proprio primato. Il Napoli si è confermato un avversario degno: Hamsik ha rimontato il gol di Khedira, gli uomini di Sarri si sono battuti sino all’ultimo respiro, andando però a cozzare contro il muro costruito da Allegri davanti a Buffon. Il tecnico bianconero ha azzeccato la mossa Lemina (che peraltro ha giocato in un ruolo per lui inedito, tranne la mezz’ora di Genova) e ha puntato su una difesa bassa, con due linee di quattro giocatori ciascuna e, addirittura, in alcuni frangenti, Mandzukic si è sacrificato facendo anche il quinto difensore. Con dieci punti di svantaggio, a otto giornate dalla fine, il Napoli esce dalla corsa scudetto: soltanto la vittoria gli avrebbe consentito di rientrarvi".
La Juve ha già vinto lo scudetto?
“No e Allegri fa benissimo a tenere alta la concentrazione. La Roma è l’ultimo ostacolo: dando un’occhiata al calendario e tenendo conto del doppio impegno juventino contro il Barcellona, molto può ancora accadere. Allegri sostiene che i giallorossi possano arrivare a 92 punti, qualora vincessero tutte le partite che rimangono loro da disputare. Sarà interessante capire quanto inciderà l’esito del derby di Coppa Italia sul rendimento degli uomini di Spalletti. A Napoli, la Juve è stata pragmatica: voleva fare risultato e l’ha ottenuto. I bianconeri hanno dimostrato di saper essere umili e di conoscere che cosa sia il sacrificio".
Chi è stato, secondo lei, il miglior in campo fra i campioni d’Italia?
“Sono stati tre: Khedira, la cui prestazione è stata degna di un campione del mondo; Bonucci e Chiellini, semplicemente straordinari. Credo sia l’uno sia l’altro abbiano disputato la migliore prova stagionale. I capisaldi di una squadra camaleontica: a Napoli sapeva di essere chiamata a una prova durissima e ha retto l’urto, grazie all’autentico bunker eretto per respingere gli attacchi partenopei. E quando Buffon sembrava superato, il palo ha respinto la conclusione di Mertens.
Come giudica la prova di Higuain?
“L’argentino è stato fischiatissimo dagli ex tifosi, com’era largamente prevedibile, ma ha superato con personalità e orgoglio la partita più difficile. Ha disputato comunque una buona prova, sacrificandosi per la squadra.
Qual è la sua valutazione su Orsato?
“L’arbitro migliore è l'arbitro che riesce a passare inosservato. Orsato è stato impeccabile: si è confermato il migliore arbitro italiano. Doveroso sottolinearlo, considerate le troppe cantonate prese da alcuni suoi colleghi nell’arco della stagione”.