PRESIDENTE TOP, DA CRISTIANO A CHIELLINI, LA TEORIA DEL SUPEREROE

13.10.2018 07:30 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
PRESIDENTE TOP, DA CRISTIANO A CHIELLINI, LA TEORIA DEL SUPEREROE
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Come al solito Andrea Agnelli non dice cose banali quando parla, riesce a dire con poche parole concetti chiari e completamenti utili per la crescita del calcio italiano e del sistema Italia che in questi anni ha avuto diversi problemi. Parole per difendere il proprio investimento, facendo capire che la Juventus non lascia da soli i propri eroi anche se sono super e sanno tirarsi fuori dalle situazioni difficili e reagire per poter tornare in alto.ù

SUPEREROE - giustissima la similitudine del Presidente Agnelli che parla di supereroi e del valore di Cristiano Ronaldo: "Cristiano rappresenta un supereroe: i bambini di tutto il mondo ci seguono di più. Diversi accordi commerciali possono permettere anche alla Lega di A di vendere il proprio prodotto dove prima non si riusciva. La Juventus, detto questo, non è solo Cristiano. La situazione economico-amministrativa del club va valutato dal 2010 in poi e non solo a partire dall'arrivo di CR7 in bianconero".

BASE ITALIANA  E GIOVANE - Cristiano rappresenta il punto importante per sviluppare il proprio brand all'estero, mantenendo, però, la base italiana e di giovani che da sempre sono la base della Juventus nel mondo, punto di forza per i bianconeri che vogliono primeggiare in Italia anche tramite i propri talenti: "C'è differenza tra giovanili e agonismo vero. In Italia si presta un numero i giovani quattro volte superiore all'Inghilterra. Ho parlato con Gravina, il quale mi dice che la percezione della Juventus U23 in Serie C è ottima. Così possiamo portare giovani più preparati alla nostra Nazionale. Speriamo che l'anno prossimo si muovano anche le altre squadre di A.".

Il progetto bianconero, difficile perchè da pionieri sta cominciando a funzionare, non si vuole tanto vincere subito e salire di categoria, quanto proporre giovani credibili per la serie C, B ed A e magari anche per la prima squadra stessa.

Un Agnelli che spiega un pò la sua vita da calciatore amatoriale: "Mi davano il rosso anche negli esordienti. In assenza di qualità tecnica, compenso tuttora con la vigoria agonistica. In pratica sono un Chiellini".

Un Chiellini in campo per vigoria agonistica che vale anche nel campo manageriale, per la voglia di metterci sempre il massimo, ma anche un Ronaldo come il grande colpo estivo perche Andrea Agnelli a livello dirigenziale è ormai un modello, un numero uno.

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