PER RONALDO VALGONO SOLO DUE PAROLE DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE
Cristiano Ronaldo con il suo arrivo a Torino ha segnato una vera e propria rivoluzione in casa bianconera, di mentalità, di idee, di atteggiamento, non è un giocatore normale, è un vero e proprio fenomeno e lo considerano tale, Martusciello prima ed ovviamente Maurizio Sarri adesso.
Per lui a Torino una rivoluzione non tanto di vittorie, del resto i bianconeri vincevano prima ed hanno vinto titoli anche con lui, quanto, piuttosto, di crescita mediatica, Ronaldo è stato un grandissimo volano per la crescita social e del valore del brand, oltre la perdita di quaranta milioni di questo bilancio.
Una rivoluzione che vale anche per Sarri che spiega: "Cristiano deve farci la differenza, secondo me in questo momento è il più forte in Europa e quindi al mondo e deve avere libertà, libertà che deve concedergli chi gli gioca dietro. In questo caso Matuidi, che ci dà tantissimo.
Fraternité ma non egalité- per Cristiano Ronaldo, valgono i presupposti del gruppo, la fraternitè, ma non il principio di uguaglianza.
Maurizio Sarri l'ha detto chiaramente in più di un'occasione che per lui Cristiano Ronaldo è unico, non è un calciatore normale e per lui, quindi, non può essere come gli altri. In questo momento, il portoghese è una spanna sopra gli altri, è in una forma splendida e Maurizio Sarri spera che possa essere decisivo come nelle ultime partite, forse più a Parma dove ha tirato più di tutti, ma con la stessa concretezza mostrata con il Napoli dove ha avuto meno occasioni ma è riuscito ad andare in gol.
Ronaldo ama le sfide, ama porsi ogni volta nuovi obiettivi ed il suo è chiarissimo, provare a vincere il pallone d'oro.